Ampliata l’oasi di Onara Ok da tutti i politici veneti

TOMBOLO. L’oasi naturalistica della palude di Onara potrà crescere di altri 11 mila metri quadrati, guadagnare corridoi di rispetto e una nuova struttura di 2000 metri cubi per accogliere visitatori, scolaresche, associazioni. È quanto prevede la variante al piano ambientale della riserva naturale approvata all’unanimità della Commissione urbanistica e territorio del Consiglio veneto dopo il sopralluogo di ieri con il sindaco Franco Zorzo, l’architetto Adriano Camuffo, autore del primo piano ambientale (’94), il presidente del Comitato volontari che cura la manutenzione del parco Carlo Zanella, i tecnici dell’unità Foreste e Parchi della Regione, il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato.
Da vent’anni Comune e volontari lavorano per preservarne il singolare habitat delle risorgive. La variante prevede alcune modifiche al perimetro dell’area estendendone la zona di protezione speciale, in modo da creare una cintura di sicurezza che eviti la minaccia della riforestazione. La dismissione dell’attività agricola, i prelievi di falda (lo stabilimento dell’acqua Vera di San Giorgio in Bosco dista un chilometro e mezzo in linea d’area), la pressione urbanistica costituiscono insidie per la sopravvivenza della riserva. Ora «sarà il Consiglio regionale a dire l’ultima parola» commenta soddisfatto il presidente della commissione Urbanistica Andrea Bassi. Per acquisire l’area umida, realizzarvi sentieri e strutture, restaurare l’oratorio medievale di Santa Margherita e i manufatti di archeologia agricola preservando il delicato equilibrio ecologico tra specie vegetali e animali, Comune, Provincia e Regione hanno investito sinora oltre 2 milioni e mezzo di euro. Dei 120 ettari della riserva , 11 sono stati acquistati dal Comune per garantirne la conservazione. Al sopralluogo alla riserva di Onara hanno partecipato i consiglieri Giovanni Furlanetto (Lega), Claudio Sinigaglia (Pd), Stefano Peraro (Udc), Antonino Pipitone (Idv) e Diego Bottacin (Verso Nord).
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