Anche il comitato Arcella boccia lo stadio al Plebiscito

ARCELLA. Anche il comitato "Arcella, un Quartiere, una Città" è totalmente contrario al progetto del nuovo stadio al Plebiscito. Un'autentica sorpresa per i residenti dell'Arcella, ed in particolare degli abitanti e dei negozianti del rione San Carlo, dal momento che il presidente del comitato del quartiere più popoloso della città (41.000 persone, più una valanga d'irregolari) non ha mai nascosto le sue simpatie politiche per il sindaco Massimo Bitonci e per l'attuale amministrazione comunale, che ha mandato in soffitta il centro-sinistra. «Una cosa è la mia ideologia culturale personale ed altra cosa è la vita quotidiana del quartiere - spiega Orazio Marcon- Non capisco perché si sia deciso di trasferire le partite di calcio dallo stadio Euganeo al Plebiscito. La gente fa bene a mobilitarsi. La nuova struttura calcistica stravolgerebbe la quotidianità dei residenti, specialmente nei week end, e, nello stesso tempo, porterebbe nella parte nordest dell'Arcella ancora più traffico rispetto a quello esistente». Il commento di Marcon ha anche un preciso risvolto economico: «Il nuovo stadio Plebiscito non è una priorità. Quello che, invece, servirebbe all'intera collettività, che vive e lavora a San Carlo ed a Pontevigodarzere è l'individuazione di una soluzione definitiva per mitigare il traffico in direzione del Camposampierese. C'è una sola soluzione per eliminare a monte il grave problema del traffico: è arrivata l'ora di costruire il secondo ponte sul Brenta».
Felice Paduano
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