Andrea Molesini vince il Premio Campiello 2011
Lo scrittore veneziano è l'autore di "Non tutti i bastardi sono di Vienna", (Sellerio). Docente di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Padova, ha ottenuto 102 voti sui 300 della giuria dei lettori. A Mattia Conti il Premio Giovani

Andrea Molesini con il suo libri
VENEZIA. Andrea Molesini con il romanzo "Non tutti i bastardi sono di Vienna" ha vinto la 49^ edizione del Premio Campiello. Lo scrittore veneziano, che insegna Letteratura italiana contemporanea allì'Università di Padova, ha avuto 102 voti sui 300 della giuria dei lettori.
Molesini, autore di numerose pubblicazioni destinate all'infanzia e che nel 1999 ha vinto il Premio Andersen alla carriera, con "Non tutti i bastardi sono di Vienna", edito da Sellerio, è al suo primo romanzo. Il racconto è ambientato a Revine durante la Prima guerra mondiale e narra la presa di coscienza di un ragazzo, Paolo, che si colora di orgoglio, patriottismo, odio, amore. Le vicende si svolgono in una casa a pochi chilometri dal Piave nei giorni compresi tra il 9 novembre 1917 e il 30 ottobre 1918: il periodo della disfatta di Caporetto e dell'avanzata austriaca.
Erano 25 anni che un veneziano non vinceva il Campiello. Prima di Molesini era toccato a Alberto Ongaro nel 1986 con "La partita".
Al secondo posto si è classificata Federica Manzon con "Di fama e di sventura" (Mondadori), che ha ottenuto 80 voti. In terza posizione c'è Ernesto Ferrero con "Disegnare il vento" (Einaudi). Al quarto posto Maria Pia Ammirati autrice di "Se tu fossi qui" (Cairo) con 35 voti. In ultima posizione Giuseppe Lupo con "L'ultima sposa di Palmira" (Marsilio).
La cerimonia di consegna della 49^ edizione del Campiello - premio istituito da Confindustria Veneto e la Fondazione Campiello è presieduta da Andrea Tomat - si è svolta al Teatro La Fenice. Il sipario si è alzato sulle note dell'inno nazionale. La serata è stata presentata da Bruno Vespa ed è stata trasmessa su Raiuno in seconda serata.
Tra i partner della manifestazione anche Eni, che è primo partner per Campiello Giovani vinto quest'anno da Mattia Conti, 22 anni, di Molteno (Lecco) con il suo racconto "Pelle di Legno". Conti è stato premiato dal presidente e amministratore delegato dell'Agi, Daniela Viglione.
Nel corso della cerimonia è stato consegnato allo scrittore siciliano Andrea Camilleri il Premio Fondazione Campiello. "Montalbano non morirà", ha detto tra l'altro soddisfatto il "papà" del notissimo poliziotto.
Con Bruno Vespa è stata madrina della serata Serena Autieri, l'intermezzo musicale è stato invece affidato a Rafael Gualazzi, il pianista e jezzista prodigio vincitore di Sanremo Giovani.
Al Teatro La Fenice sono arrivati oltre mille invitati, tra i quali molti esponenti del mondo dell'imprenditoria e della finanza veneta ed Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria.
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