Dimissioni in massa dal consiglio comunale, cade l’amministrazione di Anguillara

La sindaca di centrodestra Alessandra Buoso sfiduciata da quattro esponenti di maggioranza e altrettanti di minoranza che venerdì 18 luglio hanno protocollato le dimissioni. Il giorno prima a tre assessori su quattro erano state tolte le deleghe. Buoso: «Non sono ricattabile»

Nicola Stievano
Alessandra Buoso, ormai ex sindaca di Anguillara Veneta
Alessandra Buoso, ormai ex sindaca di Anguillara Veneta

Colpo di scena in consiglio comunale ad Anguillara Veneta: si dimettono in otto, quattro esponenti della maggioranza e quattro della minoranza. Cade così l’amministrazione guidata dalla sindaca Alessandra Buoso, area centrodestra, al secondo mandato dopo 13 mesi dalla rielezione. Ora il prefetto nominerà un commissario straordinario, in attesa delle elezioni.

A scatenare la clamorosa crisi, una spaccatura ormai insanabile all’interno della maggioranza e in particolare della stessa giunta, dove si è creata una divisione profonda fra il sindaco Buoso e tre dei quattro assessori, fra i quali il vice sindaco Giampaolo Baccaglini.

Giovedì 17 luglio il sindaco ha firmato il decreto di revoca delle deleghe agli assessori, i quali poi si sono dimessi, seguiti dagli esponenti della minoranza. Oltre a Baccaglini, hanno lasciato gli ex assessori Ivo Bedon e Donatella Brigo insieme al consigliere di maggioranza Gianluigi Baretta e ai consiglieri di opposizione Romolo Palmarin, Lorenzo Maritan, Enrico Zambelli e Fabrizio Biancato.

«Siamo arrivati a questo punto», sono le prime parole dell’ormai ex sindaco Alessandra Buoso, «perché gli assessori non hanno fatto il loro dovere e non hanno assolto ai loro compiti. Dopo un anno dall’insediamento è normale fare un bilancio di quello che è stato fatto e di conseguenza ho preso i miei provvedimenti con la redistribuzione delle deleghe. Non potevo essere tenuta sotto scacco perché non sono ricattabile. Sono serena, non ho mire politiche e ho sempre cercato di impegnarmi per il bene del paese, a differenza di altri».

I consiglieri di minoranza, dal canto loro, hanno preso atto della grave crisi interna al gruppo di maggioranza e deciso di rassegnare le dimissioni per mettere fine a questa amministrazione, aprendo una nuova fase.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova