Anselmi, la produzione non riparte

Domani i forni rimarrano spenti, martedì in Regione tavolo di confronto. Bui: «Servono nuovi investitori, siamo fiduciosi»
Di Francesco Zuanon
BELLUCO-FOTOPIRAN-CAMPOSAMPIERO-FONDERIA ANSELMI
BELLUCO-FOTOPIRAN-CAMPOSAMPIERO-FONDERIA ANSELMI

CAMPOSAMPIERO. Domani non riparte la produzione e martedì in Regione a Venezia, un tavolo di confronto potrà aprire nuovi spiragli di salvezza per la Fonderia Anselmi. «Siamo un’azienda viva, vogliamo lavorare, siamo pronti a ripartire e saremo competitivi sul mercato». Fabio Gasparini, rappresentante delle Rsu riassume così il senso dell’open day organizzato ieri da dipendenti e sindacati per «far conoscere alla cittadinanza la realtà della fonderia che è ancora il cuore produttivo del Camposampierese».

Personale, famiglie e cittadini hanno risposto all’appello degli organizzatori e hanno visitato gli impianti della fonderia. Un segno di solidarietà e vicinanza raccolto anche dalle istituzioni nei confronti dei 120 lavoratori che non sanno quale sarà il loro futuro. «Domani i forni resteranno spenti», conferma Giancarlo Ceola, dipendente dal 1986. Restiamo in attesa di conoscere chi vorrà e potrà investire seriamente in questa azienda e siamo pronti a ripartire in qualsiasi momento. La produzione è ferma dal 23 dicembre per le feste, ma la manutenzione e la sorveglianza, in questi giorni, sono state garantite».

Certamente gli operai della fonderia non staranno a casa ad attendere, anzi. «Domani mattina e nei prossimi giorni, saremo qui a presidiare gli impianti», spiega Gregorio Loregian della Fim-Cisl che ha accompagnato per l’intera mattinata gli ospiti nella visita guidata ai reparti produttivi. «Questa azienda è sana, i forni sono all’avanguardia e la produzione è molto versatile. Qui si producono pezzi dai 10 kg alle 250 tonnellate ed una ghisa sferoidale di alto livello in Europa. Nel giro di dieci giorni al massimo, tutti gli impianti possono essere riaccesi e riportati a regime».

Dopo lo stop della produzione lo scorso 16 dicembre e lo spegnimento dei forni il 23, la ripartenza non potrà essere immediata; servono i tempi tecnici ma le maestranze, tutti operai specializzati che hanno ricevuto il pagamento degli stipendi di dicembre e le tredicesime, sono pronti e attendono solo il via da una nuova proprietà. «L’unica soluzione che potrà arrivare sarà la continuità aziendale», dichiara Loris Scarpa della Fiom. «Qui non c’è più spazio per avventurieri, qui servono imprenditori motivati consci del valore di questa azienda, dell’alta professionalità dei 120 dipendenti e delle prospettive che la Fonderia Anselmi può avere sul mercato. Basta speculazioni».

Martedì a Venezia il tavolo di confronto vedrà la presenza dei rappresentanti dei lavoratori, della proprietà attuale, dei responsabili della procedura concorsuale, del vicepresidente provinciale e sindaco di Loreggia, Fabio Bui, e della sindaca Katia Maccarrone mentre, per la Regione, ci saranno gli assessori alle attività produttive Roberto Marcato ed alle politiche del lavoro, Elena Donazzan. «Non andremo certamente a chiedere la cassa integrazione», assicura Bui. «Andiamo in Regione fiduciosi nella possibilità di trovare nuovi investitori che garantiscano un futuro alla fonderia».

«La fonderia è un riferimento per tutto il territorio e questo vogliamo tutelare: 120 famiglie della zona che non possono restare senza lavoro. Ci auguriamo che le ipotesi di nuove cordate di imprenditori, prospettate in questi giorni, possano concretizzarsi», auspica Katia Maccarrone.

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