Anziano ripulito dei soldi Padre e figlia indagati

Rovolon. I due sono accusati di circonvenzione d’incapace Con i 300.000 euro hanno comperato anche una casa in costruzione
Tribunale di Vicenza edificio
Tribunale di Vicenza edificio

ROVOLON

Lo hanno spogliato di tutto quello che aveva: 300 mila euro, frutto dei risparmi di generazioni. Con circa 200 mila euro hanno comprato una casa in costruzione a Prova di San Bonifacio (Verona), in via Puccini, che ora è stata sequestrata per ordine del gip Stefano Furlani, e altro 100 mila euro sono rimasti in un conto corrente intestato anche a loro.

Padre e figlia sono stati iscritti sul registro degli indagati dalla Procura per circonvenzione di incapace. Il procuratore reggente Paolo Pecori contesta a Giuseppe Crestale, 67 anni, di Rovolon, e a sua figlia Chiara, 41, di San Bonifacio, la circonvenzione di incapace. Assistiti dall’avvocato Guido Maria Fracasso, i due avranno modo di farsi interrogare.

La presunta vittima di Giuseppe e Chiara Crestale è Mario (nome di fantasia), un pensionato vicentino di 69 anni che vive a Montegaldella. Abita da solo, non ha parenti prossimi, nella sua vita ha solo coltivato i campi. Per la procura, che ha coordinato l’indagine dei carabinieri, è in «stato di deficienza psichica».

In base a quanto ricostruito, da tempo i due Crestale erano entrati in contatto con Mario, che viveva in affitto in una casa fatiscente con una pensione minima.

Un anno fa, padre e figlia avevano convinto l’anziano a comprare una casa a San Bonifacio - nella quale però lui non ha mai messo piede - dove sarebbe andato a vivere con Chiara.Per questo padre e figlia lo avrebbero indotto a prelevare tutto dal suo conto corrente all’Unicredit di Montegalda, circa 300 mila euro, e ad aprire un libretto postale a Ponte di Barbarano intestato a Mario ma anche a Giuseppe Crestale, con firma disgiunta. Quindi, in maggio, ad acquistare con rogito davanti al notaio Curreri di Montecchio Maggiore, dall’agenzia immobiliare “Ideal Casa srl”, la casa in costruzione a San Bonifacio per 200 mila euro. L’abitazione comprata con i soldi di Mario era intestata a Chiara, ma Mario poteva abitarvi a vita. Gli altri 100 mila euro sarebbero invece stati prelevati da Giuseppe. Uno degli aspetti più inquietanti della vicenda è avvenuto a Gambellara (Vicenza). Mario è stato portato a vivere in un appartamento in affitto. È scappato dopo soli tre giorni: non accettava di condividere la casa con due marocchini musulmani che, a suo dire, pregavano in maniera per lui assurda.

Dopo l’intervento sul caso del sindaco di Montegaldella, che si è preso a cuore la vicenda, ora Mario vive in un paese del Padovano ospite di nipoti, che sono assistiti nella vicenda dall’avvocato Alessandro Moscatelli.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova