Aperto Eroica Caffè il tempio dei ciclisti In mostra anche la bici del campione Coppi

Inaugurato ieri in via Santa Lucia il primo locale in Italia della catena È un bar, ma anche il punto di riferimento per gli amanti delle due ruote 
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - BAR EROICA. ANTONELLO CARROSSA ( CAMICIA JEANS), ANDREA GIACON
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - BAR EROICA. ANTONELLO CARROSSA ( CAMICIA JEANS), ANDREA GIACON

il locale

Un nonno di Teolo che racconta le storie di ciclismo d’epoca; il fai-da-te della bici; le visite delle mura in notturna. E queste sono solo le proposte della città: Eroica caffè – che è stato inaugurato ieri in via Santa Lucia – si scrive caffè ma si legge filosofia di vita. Dove la bici è un mezzo intorno al quale costruire una cultura dello stare assieme. Realizzato in 200 metri quadrati in pieno centro, ha il primato di essere il primo Eroica Caffè in Italia. Dentro, un omaggio al record di Francesco Moser a Città del Messico nel 1984. Domani (alle 18), in occasione della presentazione del libro di Gino Cervi, ci sarà niente meno che la bici con cui il Fausto Coppi vinse il Giro d’Italia nel 1949; un autentico tesoro, forse la bici più importante del secolo scorso, proveniente dalla collezione di Gianfranco e Dorina Trevisan. Con queste premesse l’atmosfera è mitica, proprio come quella che si respira al celebre evento Eroica a cui il caffè s’ispira e che da 25 anni richiama appassionati di tutto il mondo a Gaiole di Chianti (Siena).

A realizzare il progetto l’architetto Alessandro Milanese che si è lasciato ispirare dal passato reinterpretandolo senza nostalgia. Tanto da trasforma Eroica in una sorta di prolungamento della strada, da farlo diventare una piazza, concettualmente e fisicamente. Tant’è, le vetrine che danno su via Santa Lucia in estate potranno aprirsi interamente grazie a delle cerniere e faranno un tutt’uno con l’estero. A pensare tutto questo tre soci padovani: Antonello Carrossa e Andrea Giacon (già gestori del Cofee Box di via Altinate, un successo conclamato in una manciata di anni) e Andrea Meneghelli, referente di Eroica. Come già in via Altinate anche qui il caffè è solo una bella scusa per fare socialità: per presentare libri, per mangiare, per riunire gli appassionati del ciclismo e convincere chi ancora non lo è.

Le idee non finiscono mai: «Qui c’è una doccia», racconta Antonello, «che pensiamo di mettere a disposizione dei soci del club, non sappiamo ancora bene come, ma abbiamo in mente una visione fatta di ciclisti-clienti che vengono qui, che lasciano la bici, che partono con noi in gita e magari prendono a noleggio una nostra bicicletta».

Bisogna ancora mettere a punto qualche dettaglio, compresa la decisione se tenere aperto anche la domenica: «Al momento abbiamo deciso di aprire mattino, pranzo e pomeriggio», continua Giacon, «ma stiamo considerando l’ipotesi di fare un lungo brunch la domenica dalle 10 alle 17».

L’idea è quella di un luogo che accolga, dove i camerieri non ti danno fretta per alzarti, dove hai la connessione e le prese elettriche, dove sui tavoli ci sono i giornali (anche internazionali) e tutto intorno (anche sulle teste) bici, maglie dei ciclisti, simboli di uno sport di grande fatica e tanta caparbia determinazione. —

Elvira Scigliano

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