Aperyshow 2025 da record: 170mila presenze, ma i residenti chiedono pace

Numeri da kermesse nazionale, ci sarà anche un’appendice estiva a Jesolo. Chi vive in zona Campo Fiera protesta: «Con questa musica qui non si vive»

Giusy Andreoli
L’edizione 2025 di Aperyshow ha superato ogni aspettativa
L’edizione 2025 di Aperyshow ha superato ogni aspettativa

Chiusa con numeri da record l’edizione 2025 di Aperyshow Charity Event. Eventi, peraltro, durato più a lungo del solito: ben 7 giorni nei quali l’appuntamento ha radunato in Campo Fiera di Arsego oltre 170 mila persone e più di 300 artisti che hanno abbracciato ogni genere musicale e portato avanti i messaggi di solidarietà che Aperyshow sostiene, trasformandoli in azioni concrete. Una novità: per la prima volta Aperyshow avrà anche una versione estiva, un evento unico che si terrà domenica 3 agosto a Jesolo con Aperyshow On The Beach.

Gli ospiti

Tra i principali artisti saliti sul palco di 60 metri per 16, caratterizzato da schermo video di 350 metri quadri e un impianto acustico all’altezza dei più importanti festival mondiali musicali, si ricordano Bello Figo, Eiffel 65, Boro, Armonica, Andro, Albert Marzinotto, Dj Matrix Tommy Vee, Rivo, Sam Paganini, Sara Toscano e Andrea Damante. A Bello Figo è toccato chiudere la decima edizione con un’esibizione che ha saputo conquistare l’attenzione del pubblico, anche con richiami al rispetto e alla parità di genere, pur in una giornata in cui il classico slang dei trapper – tra stereotipi di genere e qualche frase sessista – non è passato inosservato. La lettera agli artisti della Fondazione Cecchettin è stata proiettata sul ledwall di fronte a tutto il pubblico.

«In 15 anni di storia e 10 edizioni siamo passati dalle 300 persone degli esordi alle 17 0mila di quest’anno», dichiara Riccardo Checchin, event manager di Aperyshow.

Un successo

«Un miracolo reso possibile dal potere della musica che unisce le persone in nome della solidarietà e dell’inclusione. Un’edizione caratterizzata dal divertimento sano e responsabile, come da sempre avviene ad Aperyshow.

Un sentito ringraziamento va all’amministrazione comunale, alle forze dell’ordine, alle istituzioni, alle Prefettura e alla Questura per il fondamentale contributo ad organizzare un servizio di sicurezza impeccabile, alla Provincia e alla Regione per il patrocinio e anche e soprattutto agli oltre mille volontari ed ai 300 artisti che hanno creduto in un sogno chiamato Aperyshow».

Le lamentele

C’è anche l’altro lato della medaglia. Molte sono state infatti le lamentele dei residenti per i decibel sparati dagli altoparlanti per ore. «Più che musica», spiega un gruppo di arseghesi che si è organizzato con una chat, «è un rumore profondo e basso che fa vibrare muri e finestre. Diventa difficile, anche mettendo delle cuffie, vivere.

La cosa intollerabile è che va avanti fino all’una della notte tanto che qualcuno se ne è anche andato in albergo, altri dai propri genitori. Sta di fatto che nel raggio ampio dal luogo della manifestazione, per molti è impossibile stare. Chiediamo che di questa manifestazione non se ne parli solo nei modi spettacolosi e caritatevoli con cui se ne parla normalmente, con le fotografie della gente meravigliosa ripresa dai droni e della ruota panoramica tutta luci e colori, ma che si parli anche del disagio profondo che noi abitanti di Arsego siamo costretti a subire, in nome di un supposto “interesse collettivo”».

Replica Checchin: «La musica aveva dei limiti ben specifici dati in commissione prefettizia così come gli orari. Tutto regolato dalla pubblica autorità che certificava orario chiusura della manifestazione». 

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