Appiccano il fuoco alla Solar Systems

Il rogo dell’azienda avrebbe un’origine dolosa legata alla riduzione di personale che è stata operata dai fratelli Danieli

DUE CARRARE. Lunedì sera hanno tentato da tre punti diversi di dar fuoco ai capannoni della Solar Systems, la ditta di via Vò di Placca, nella zona artigianale di Due Carrare, specializzata nella realizzazione di tende da sole, chiusa da oltre un anno e sulle cui ceneri sono nate la Solaris Tende e la Solar Tecnology. Due aziende che fanno capo ai fratelli Alberto e Giovanni Danieli. Gli inneschi piuttosto rudimentali, fatti di cartone e materiale plastico, sono stati posizionati in prossimità dei due ingressi degli uffici e del portone del magazzino. Di fronte all'entrata della Solaris Tende il rogo è stato alimentato anche con un pneumatico d'auto.

A dare l'allarme, quand'erano da poco passate le 21, è stato un residente di via Vò di Placca che ha sentito odore di gomma bruciata e ha notato del fumo nero alzarsi davanti alla facciata dello stabilimento. Nel giro di alcuni minuti sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Abano che, in un paio d'ore, hanno spento le fiamme. I danni sono per fortuna modesti. Il calore ha fatto scoppiare alcune vetrate degli ingressi, mentre nella zona del magazzino sono state solo annerite le pareti esterne del fabbricato e della centrale elettrica. Sull'origine dolosa del rogo di lunedì sera non ha dubbi il titolare della Solaris Tende, Alberto Danieli, che risiede a Casalserugo. «Si tratta di un evidente atto intimidatorio nei confronti del sottoscritto e di mio fratello Giovanni, che è titolare della Solar Tecnology», afferma Alberto Danieli, «temo che questo gesto sia legato alla riduzione di personale che abbiamo operato tempo fa. Per le persone che sono rimaste a casa in cassa integrazione in questi giorni scadeva anche il periodo della disoccupazione. Potrebbe essere il gesto dettato dall’esasperazione di chi è rimasto senza un minimo di sussidio e non è riuscito, a causa delle crisi che stiamo attraversando, a ricollocarsi in un'altra azienda».

Alberto Danieli, che è molto conosciuto nell'ambiente politico essendo anche consigliere comunale di opposizione a Casalserugo, esclude altre matrici. «Da quando siamo ripartiti con le nuove aziende gli affari vanno bene, tant'è che in agosto ci siamo fermati solo due settimane» aggiunge l'imprenditore, «abbiamo un buon numero di commesse. Certo, questo atto intimidatorio non ce lo aspettavamo anche perché, come per molte altre aziende la riduzione di personale è avvenuta in un periodo in cui non avevamo altra scelta».

Anche se non sembra ci siano particolari dubbi, sulla matrice dolosa del rogo stanno indagando i carabinieri sulla base di una denuncia fatta ieri mattina da Giovanni Danieli. «La prova inconfutabile che hanno voluto colpirci sta nel fatto che fuori dai capannoni è ammassata una notevole quantità di cartone e plastica», spiega Alberto Danieli, «per accendere il fuoco davanti agli ingressi hanno spostato parte di questo materiale. Diciamo che è andata bene perché poteva prendere fuoco tutto. Bastava che le fiamme si propagassero al materiale accatastato poco lontano dagli ingressi e sarebbe stato un vero disastro». A facilitare il lavoro degli inquirenti potrebbe essere la telecamera dell'impianto di video sorveglianza posta all'ingresso della Solaris Tende.

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