Apre un altro phone center protestano i negozianti

ARCELLA. In via Tiziano Aspetti, quasi all’incrocio con via Borgomagno, è in apertura un nuovo phone center. Il quarto nell’arco di cento metri. Sarà gestito da un pakistano, che in zona stazione è...

ARCELLA.

In via Tiziano Aspetti, quasi all’incrocio con via Borgomagno, è in apertura un nuovo phone center. Il quarto nell’arco di cento metri. Sarà gestito da un pakistano, che in zona stazione è già titolare di un altro centro telefonico per immigrati. Come sempre accade in questi casi, non tutti sono d’accordo con queste nuove aperture di attività commerciali, che, in genere, attirano sul posto anche sfaccendati e perdigiorno, sia italiani sia stranieri. Questa volta la notizia dell’apertura di un nuovo phone center ha provocato la reazione anche dei commercianti stranieri. «Di tutto, a Borgomagno, si sentiva il bisogno, fuorchè di un altro punto telefonico», osserva Ciprian Baciu, titolare della macelleria rumena, «quante volte anche noi negozianti immigrati dobbiamo ripetere al Comune che nella nostra zona il degrado si crea anche perché non vengono presi precisi provvedimenti amministrativi? Perché non porre un freno al proliferare dei phone center, come, d’altronde è stato fatto a Vincenza e Treviso?». (f.pad.)

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