Abbattuto per sbaglio un cedro (sano) di oltre 70 anni

E’ accaduto all’Arcella, la pianta è stata tagliata per sbaglio dall’impresa poco prima di Ferragosto. I residenti: « Danno grave»

Daniela Gregnanin
Il cedro abbattuto per sbaglio all'Arcella
Il cedro abbattuto per sbaglio all'Arcella

Abbattuto per errore in via dall’Arzere in zona Arcella. È questo il triste destino capitato al “gemello” di Leopoldo il cedro dell’Himalaya, salvato a giugno grazie all’intervento di comitati cittadini e associazioni green.

Questa volta nessuna perizia aveva decretato il taglio della pianta, ma evidentemente gli addetti della ditta incaricata, probabilmente distratti, invece di fare una semplice rimonda del secco, hanno abbattuto poco prima di Ferragosto il cedro che aveva almeno 70 anni.

In un periodo nel quale gli alberi cadono come mosche, perché sembrano essere un problema e non una risorsa, questo lavoro commissionato dal settore Verde del comune, fa pensare e riflettere sulle maestranze alle quali viene affidato il patrimonio arboreo della città, frutto della lungimiranza dei nostri avi, che evidentemente, programmavano il benessere dei cittadini quando gli alberi erano considerati importanti e non nemici.

«È gravissimo che a Padova ci siano delle ditte che girano indisturbate abbattendo e capitozzando alberi all’insaputa degli amministratori» commenta sconfortato dall’ennesimo sacrificio evitabile Gianluca Stefani presidente padovano di Onda – Organismo Nazionale Difesa Alberi. Il cedro deodara per distrazione ci ha rimesso le “penne”, ma ad averci perso come accade sempre in questi casi, è il cittadino, che viene privato del patrimonio verde, di piante capaci di contrastare la Co2 e di garantire ombra in una città molto cementificata.

«Ci chiediamo quale possa essere il livello di fiducia da riporre in un assessorato e nel suo settore Verde in casi come questo.

Pare infatti che entrambi fossero all’oscuro delle azioni decise dalla ditta incaricata, che ha di fatto tagliato l’ennesima pianta causando danni morali e ambientali che purtroppo ricadranno sulle generazioni future: «Dovranno passare cento anni prima che un albero possa rimpiazzare quello abbattuto» sottolinea Stefani al quale l’assessore al verde Antonio Bressa ha assicurato che la ditta pagherà il costo ornamentale dell’albero. «Ieri al sindaco è arrivata la mia richiesta di accesso agli atti.

Bisogna capire dove finire il valore del legname abbattuto a Padova, poi per questo cedro, ci sarà una richiesta danni» assicura l’avvocato Fabio Targa di Civica Difesa che aggiunge: «Va individuato il soggetto che ha sbagliato e chieste le sue dimissioni». Presto quindi sarà possibile comprendere l’importo del danno arrecato ai padovani e sapere dove sia finito il legname già abbattuto in città: «La richiesta di accesso agli atti sarà per molti casi, non solo per questo» assicura Targa.

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