Arcella, festa per il nuovo tempio buddista

Il centro di preghiera aperto tre mesi fa, domenica l’inaugurazione con un happening al parco
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-APERTURA PRIMO CENTRO BUDDHISTA A PADOVA. DA SX: SANTHUSITA , KIRAMA
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-APERTURA PRIMO CENTRO BUDDHISTA A PADOVA. DA SX: SANTHUSITA , KIRAMA

ARCELLA. Aperto il primo tempio buddista in città. Si trova in via Ammanati 16, zona San Carlo, a solo trecento metri da via Aspetti. Il tempio, al piano terra di una villetta, è stato realizzato circa tre mesi fa, ma sarà inaugurato ufficialmente domenica prossima con una grande festa, che si terrà al Parco Morandi, dalle 15 in poi. Alla grande festa, con musiche e danze dello Sri Lanka, parteciperanno circa 400 persone, che arriveranno da tutto il Veneto. Sarà presente anche il Ministro della Religione Buddista, Vijedasa Rajapaksha, che arriverà direttamente dallo Sri Lanka. Quello di Padova è il terzo centro religioso buddista del nordest, che rimanda alla dottrina Therawada, che, a sua volta, s’ispira al verbo di Siddharta Gautama. È il buddismo più antico, che si rifà al pensiero dei monaci conosciuto già nel secondo secolo avanti Cristo. Gli altri due sono a Verona e a Trieste. Quest’ultimo è uno dei più noti d’Italia. Si trova nella centralissima Via Giulia ed è guidata dalla monaca Malvina Savio, che, diffonde il pensiero religioso e filosofico tibetano con il nome missionario di Sherab Choden.

Ma torniamo al luogo di cultodi via Ammanati. Il tempio buddista, dove, all’ingresso, sono state issate su uno stendardo le bandiere italiana, cingalese e quella del buddismo con cinque colori in segno di pace, è gestita da due monaci, originari di Colombo, capitale dello Sri Lanka.

Si chiamano Ven Pujapitiye Santhusitha Thero e Ven Kirama Chndra Rathna Thero e, periodicamente, hanno la collaborazione di due monaci buddisti italiani. In pratica sistemano i fiori, le candele e il cibo giornaliero davanti la statua del Buddha (in marmo bianco), provvedono a intonare i canti spirituali durante le funzioni ed accolgono, sempre con grande cortesia e senso di ospitalità, i visitatori.

Sino a oggi la presenza dei religiosi buddisti non ha mai creato alcun tipo di problema con i residenti, che abitano nelle vicinanze. Nei giorni di preghiera i cingalesi, ma anche tailandesi e cambogiani, arrivano senza farsi sentire dai vicini e sia i canti che le musiche hanno sempre toni molto bassi.

Felice Paduano

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