Arcella, il negozio Arcobaleno chiude dopo 61 anni «Colpa del degrado»

PADOVA. Nel cuore di San Carlo i titolari del negozio di abbigliamento Arcobaleno sono stati costretti a gettare la spugna e abbassare le serrande. Il negozio, che si trova al civico 279 di via Tiziano Aspetti, a trenta metri dal Bingo, è stato aperto, nel 1955 da Ferruccio Tomei. In un primo tempo ha occupato, per otto anni, gli spazi attuali di Buggin Fur; la sistemazione attuale è datata 1963. I titolari hanno detto che l’attività sarà chiusa entro la fine dell’anno. Nel frattempo è stata avviata una liquidazione per cessata attività, con sconti dal 40 al 80%.. imputato il degrado

Ma perché il negozio tra i più belli dell’Arcella, che per decenni ha saputo coniugare qualità e prezzo, chiude i battenti per sempre? «La colpa non è nostra», sottolinea Massimo Tomei

che, insieme al padre Doriano, gestisce la boutique. «Nella nostra zona c’è troppo degrado. Non è un caso che, negli ultimi tempi, vendiamo bene solo al mattino, quando in giro per San Carlo non ci sono i soliti personaggi che creano degrado. Se oggi siamo costretti a chiudere è perché siamo stati lasciati soli dalle diverse amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo. È stato fatto tanto per incrementare il commercio in centro, ma niente per le periferie, in particolare all’Arcella, dove il degrado è cresciuto giorno dopo giorno».

politici deludenti

Più duro il commento del padre Doriano: «I politici si sono fatti vivi solo in occasione delle elezioni, bravi solo a chiedere i voti. Dopo le elezioni non si sono fatti più vivi». La cessata attività del negozio di moda lascia con l’amaro in bocca moltissimi residenti e i negozianti del rione San Carlo. «L’abbigliamento Arcobaleno è uno dei migliori negozi di tutta l’Arcella», sottolinea l’edicolante Costante Materazzo. «Sono tanti i miei clienti ad avere parlato sempre bene dei negozianti Tomei, che si sono distinti per decenni per la loro impeccabile, professionalità». —

Felice Paduano