Arrestata una banda di ladri seriali, i furti mentre le vittime dormivano
In due beccati dalla Squadra Mobile dopo alcuni di acquisti in tabaccheria e al bar: rubavano le carte di credito in casa durante la notte. In manette un 35enne e il complice di 60 anni

Entrava in casa di notte, mentre le famiglie dormivano. Si muoveva in silenzio tra camere e corridoi, apriva cassetti, prendeva portafogli e carte di credito. Poi spariva nel buio. A fermare la sua serie di colpi ci hanno pensato gli agenti della Squadra mobile, che nella notte di mercoledì hanno arrestato un 35enne tunisino irregolare, già noto per rapine, furti e spaccio. Con lui è finito sotto indagine un complice, un 60enne algerino, anche lui irregolare e senza fissa dimora.
La segnalazione decisiva è arrivata alle 6 del mattino, quando un residente di via de’ Menabuoi ha chiamato il 113 dopo aver ricevuto sul cellulare notifiche di pagamenti mai effettuati. Svegliata la moglie, ha scoperto che cassetti e armadi erano stati rovistati e che mancavano vestiti e portafogli. La carta era stata già usata per sei acquisti da venti euro in tabaccheria e per un pagamento in un bar del centro.
Gli investigatori hanno collegato l’episodio ad altri furti. La notte di domenica scorsa, in via Jappelli, una donna aveva perso borsa, denaro e documenti, mentre dormiva. Poco dopo la sua carta era stata usata per spese in centro. Lo stesso giorno, in via Loredan, un tentativo era sfumato solo grazie alla prontezza di una novantenne che aveva visto allo specchio l’intruso e aveva iniziato a urlare, costringendolo alla fuga.
Attraverso telecamere e appostamenti, la Squadra mobile ha ricostruito il profilo del ladro seriale e del suo complice. Il tunisino, con numerosi precedenti, viveva in un cantiere abbandonato vicino alla stazione. Lì i poliziotti hanno ritrovato oggetti rubati, chiavi e documenti di altre vittime, oltre a una borsa sottratta a una dipendente dell’ospedale cittadino.
Quindi, mercoledì i due sono stati fermati in via Tommaseo. Il tunisino aveva ancora con sé le carte appena rubate. Dopo la convalida del gip è stato trasferito al carcere Due Palazzi. Il 60enne algerino, tossicodipendente e già condannato per rapina e spaccio, è stato denunciato a piede libero e accompagnato al Centro di rimpatrio di Milano, su provvedimento del questore Marco Odorisio, per la sua pericolosità sociale. L’operazione conclude una breve ma intensa sequenza di colpi in abitazione che aveva allarmato i residenti. Colpi rapidi, silenziosi, seguiti dall’immediato uso delle carte rubate. Una catena che la Mobile è riuscita a spezzare con indagini serrate e un intervento mirato. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova