Arriva per “chiarire”, ma viene picchiato

MEGLIADINO SAN FIDENZIO. Si presenta, armato di catena, a casa dei connazionali per “vendicare” la lesa dignità, ma finisce per essere aggredito con tanto di ricovero in ospedale. La rissa che si è...
MEGLIADINO SAN FIDENZIO. Si presenta, armato di catena, a casa dei connazionali per “vendicare” la lesa dignità, ma finisce per essere aggredito con tanto di ricovero in ospedale.


La rissa che si è animata l’altro ieri a Megliadino San Fidenzio è costata una denuncia a cinque cittadini di nazionalità marocchina. La bagarre è nata intorno alle 17, quando E.A., marocchino di 44 anni con precedenti, si è presentato in via Vampadore in un’abitazione in cui vivono quattro connazionali, tutti dai 25 ai 35 anni, incensurati. Armato di una grossa catena, il nordafricano voleva “chiarire” alcune offese ritenute calunniose che erano state rivolte nei suoi riguardi dal gruppetto fidentino. Una volta colpito uno dei residenti, l’aggressore si è però dovuto difendere dall’inevitabile reazione del quartetto. E.A. è stato inseguito per strada, fino a rifugiarsi in un cortile privato. Qui l’uomo è stato picchiato ripetutamente. Sul posto, su richiesta di alcuni residenti allarmati, sono arrivati i carabinieri di Montagnana e di Casale di Scodosia. In pochi minuti i militari hanno identificato il quarantatreenne, ferito a terra, e gli altri quattro connazionali. E.A. è stato quindi trasportato in pronto soccorso a Monselice: se la caverà in quindici giorni. Tutti e cinque i marocchini, denunciati a piede libero, dovranno rispondere di rissa.
(n.c.)


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