Arrivano dieci autovelox fissi sulle tangenziali di Padova

Entro settembre saranno installate 10 telecamere che rilevano la velocità: corso Australia e corso Argentina sorvegliati speciali

PADOVA. L'ultimo incidente mortale una settimana fa, ma il tributo di sangue versato ogni anno sulle strade di Padova è troppo alto. Una strage silenziosa alla quale l'amministrazione ha deciso di porre fine nell'unico modo in cui frenare il fenomeno delle folli e pericolose corse di auto e moto. Entro settembre sulle tangenziali di Padova verranno installate 10 telecamere per misurare la velocità dei veicoli che ogni giorno affollano la viabilità urbana.

«Alcune telecamere ci sono già ma non servono a misurare la velocità – spiega il vicesindaco Ivo Rossi – aiutano però a dare un'idea di quello che succede soprattutto di notte. Molti veicoli, anche mezzi pesanti, sfrecciano ad una velocità preoccupante». Ecco perché i controlli con il telelaser non bastano più e la scelta è caduta su occhi elettronici in funzione 24 ore su 24. Le telecamere saranno 10 e si è già individuata la loro posizione di massima. Sulla tangenziale nord, più o meno a metà, ce ne saranno due, una per senso di marcia. Altri tre troveranno posto in corso Argentina e corso Kennedy, cioè sul tratto che dal casello autostradale di Padova Est porta verso via Piovese e via Bembo. La maggior parte delle telecamere verrà posizionata sul tratto di corso Australia, uno dei più pericolosi: due coppie di rilevatori saranno concentrati intorno allo svincolo della curva Boston. Il lavoro di pianificazione delle nuove telecamere è avanzato e gli occhi elettronici potrebbero entrare in funzione già a dopo l'estate, forse in settembre. Il vicesindaco ne ha scelto la struttura. Si tratta di un portale metallico sospeso sopra le carreggiate, come nel caso dei tutor posizionati sui viadotti in autostrada. L'indicazione che esiste un rilevatore elettronico della velocità è affidata alla struttura stilizzata di un poliziotto.

«Abbiamo vagliato anche il pannello elettronico laterale ma è una soluzione troppo costosa» spiega Rossi. Tra le ipotesi di struttura c'era anche quella del semplice palo con sopra la telecamera, come se ne vedono in altre strade. Il problema in questo caso è legato proprio alla visibilità della telecamera. «Non intraprendiamo questa iniziativa per sanzionare – spiega Rossi – ma per prevenire altri incidenti. Per questo abbiamo scelto una struttura che sia visibile».

Per ridurre il numero degli incidenti si punta quindi sul deterrente delle multe, che possono essere anche molto salate. Il codice della strada parla chiaro. Già per chi sgarra di 10 chilometri scattano le prime multe che vanno da 36 a 148 euro. Per chi supera il limite fino a 40 chilometri orari – che vuol dire sfrecciare a 130 in tangenziale – oltre alla sanzione più elevata si “paga” anche in punti della patente. Per quelli che prendono la tangenziale come un circuito di Formula Uno superando di oltre 40 chilometri orari il limite la multa parte da 370 euro e 10 punti ma si rischia anche la sospensione della patente da uno a tre mesi.

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