Asi srl, balza all’80% la quota dei Comuni

CAMPOSAMPIERO. I sindaci della Federazione dei Comuni del Camposampierese hanno preso atto delle dimissioni da direttore generale di Luciano Gallo, che dal primo gennaio prenderà servizio come dg dell'Unione dei Comuni delle Valli e Dolomiti Friulane. La delibera di presa d'atto è stata votata all'unanimità dalla Giunta, riunitasi ieri mattina a Camposampiero.

Unico assente giustificato, per un impegno assunto in precedenza, il sindaco di Piombino Dese Pierluigi Cagnin. «Abbiamo ratificato le dimissioni di Luciano Gallo da direttore generale che, come consente la legge, sarà in aspettativa nell'organico della Federazione, per assumere l'analogo incarico nell'Unione con Comune di riferimento Maniago del Friuli», spiega la presidente Giovanna Novello. «Il dottor Gallo, secondo la normativa, resta quindi dipendente della Federazione e potrà eventualmente rientrarvi con il suo attuale livello. Abbiamo anche raggiunto l'accordo consensuale per la sua rinuncia alle ferie arretrate in cambio del mancato preavviso di dimissioni. La retribuzione sarà a carico della stessa Unione friulana dove il direttore andrà a svolgere il suo incarico», tiene a precisare il sindaco Novello.

Ora la Federazione si occuperà di cercare un nuovo direttore che non arriverà a giorni ma che sarà necessario trovare in breve tempo per garantire la continuità direzionale dell'ente. «Ad inizio anno avvieremo subito il percorso per la sostituzione di Luciano Gallo. Ieri», aggiunge Novello, «abbiamo anche approvato la proroga per i prossimi 90 giorni delle posizioni organizzative che normalmente erano nominate dal dg», e che quindi resteranno tali e invariate per i prossimi tre mesi, in attesa dell'arrivo del sostituto sul quale, al momento, non ci sono indicazioni, assicura la sindaca di Borgoricco. La stessa Novello, rappresenterà domani pomeriggio la Federazione nell'assemblea dei soci di Asi srl, chiamata a nominare il nuovo amministratore unico, già indicato in Enzo Targhetta. «Nella precedente assemblea in cui abbiamo ricapitalizzato Asi e ripianato la perdita del bilancio 2015, Etra ha ridotto la sua partecipazione al 20%, quota per la quale ha ricostituito il capitale sociale. La Federazione è salita quindi all'80% ma il nome del nuovo amministratore dovrà avere comunque il voto unanime di entrambi i soci perché lo Statuto, su questo punto, non è stato modificato», conclude Giovanna Novello.