Asilo, bimbi stranieri da record

A Sant’Anna sono la maggioranza, ma i piccoli sono nati in Italia. Pizzo: «Palestra di integrazione»
Di Elena Livieri
SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA D.ALIGHIERI S.ANNA DI PIOVE..BELLUCO
SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA D.ALIGHIERI S.ANNA DI PIOVE..BELLUCO

PIOVE DI SACCO. Più di un bimbo su due dei nuovi iscritti alla scuola dell’infanzia di Sant’Anna per il prossimo anno scolastico è straniero: un vero e proprio record che in città non ha precedenti. Elevata la presenza di bambini di origine straniera anche alla elementare di Sant’Anna, dove i nuovi iscritti non italiani sono il 48%, seguiti dal 43% della elementare di Pontelongo (che rientra nell’istituto comprensivo 2 di Piove di Sacco) e il 27% della scuola dell’infanzia Umberto I.

«Si parla di bimbi stranieri» fa notare il vicesindaco e assessore all’Istruzione Lucia Pizzo, «ma si tratta di bambini nati tutti in Italia, la maggior parte nella nostra città. Abbiamo fatto una scrupolosa e approfondita analisi del fenomeno, per capire se di fronte a questi numeri non fosse necessario cercare maggiore equilibrio fra le diverse scuole. In realtà abbiamo scoperto dall’analisi anagrafica dei bambini e delle loro famiglie che si tratta di stranieri in senso lato. Lo sono per la legge italiana, ma nella sostanza parlano italiano e dialetto e hanno visto solo questo Paese». Studiando, per esempio, i dati riferiti alla scuola dell’infanzia di Sant’Anna, è emerso che tutti i 24 bimbi stranieri sono nati in Italia e che i loro genitori sono per l’80% residenti in città da un periodo compreso tra gli undici e cinque anni. Solo 5 famiglie sono arrivate a Piove nel 2013.

«Sant’Anna rappresenta una vera e propria palestra per l’integrazione» l’idea del vicesindaco Pizzo, «un laboratorio di convivenza. Anche il progetto di doposcuola “Non solo compiti” organizzato dall’associazione di genitori mira a offrire, al di là del supporto scolastico, occasioni di socialità e incontro non solo per i bambini ma anche per le loro famiglie. Infatti il problema dell’integrazione, molto spesso, non riguarda i piccoli, bensì i loro genitori ed è questa frontiera che vogliamo superare. Per questo l’amministrazione ha deciso di appoggiare l’iniziativa. È necessario un sostegno al corpo docente per migliorare e facilitare le relazioni con le famiglie».

Tornando ai numeri: per la scuola dell’infanzia gli stranieri sono 13 su 48 all’Umberto I, 2 su 16 a Tognana, 24 su 38 a Sant’Anna e 7 su 24 alla Borgo Rossi. Per le elementari sono 10 su 58 alla Umberto I, 1 su 23 ad Arzerello, 3 su 23 a Corte, 6 su 26 alla Boschetti Alberti, 16 su 33 alla Dante Alighieri (Sant’Anna) e 10 su 23 alla Montessori (Pontelongo). «L’esito dell’analisi che abbiamo svolto» conclude Pizzo, «ci ha convinti che percentuali anche elevate di bimbi di origine straniera non rappresentano alcun ostacolo, ma anzi un valore aggiunto per la nostra scuola».

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