Assalto al bancomat ma non c’è prova assolto un giostraio
Era stato accusato di aver fatto parte di una banda di giostrai specializzata nell’assalto ai bancomat. Ma Steven Garbin, 26 anni originario di San Vito al Tagliamento (Pordenone) e residente a Oderzo, è stato assolto, sia pure con la formula che la prova è contraddittoria o insufficiente, grazie a una sentenza pronunciata dal giudice padovano Nicoletta De Nardus. Nei confronti del giovane, difeso dall’avvocato Massimo Munari, sono cadute le accuse di concorso in tentato furto (con l’aggravante di violenza sulle cose e di aver commesso il fatto con più persone riunite e di notte) come di detenzione illegale di un ordigno esplosivo artigianale. Secondo l’avvocato Munari non c’erano prove del coinvolgimento di Steven Garbin nel tentativo di impossessarsi del danaro custodito nello sportello automatico bancomat della Banca dei Colli Euganei di Lozzo Atestino situato a Bastia di Rovolon. Impianto preso di mira il 26 febbraio e poi il 4 marzo sempre del 2013. Con lui erano coimputati il fratello Emanuele Garbin, 41 anni; Andrea Maurutto, 27 e il fratello Marco Maurutto, 29, nato a Latisana, residente a Caneva, considerato lo “specialista” nel confezionare l’esplosivo per far saltare l’impianto. La posizione di questi ultimi è stata stralciata: per loro il processo si farà davanti al tribunale di Pordenone.
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