Assalto alla villa del re dei rifiuti
Svaligiata la cassaforte di Sandro Rossato: colpo da 50 mila euro

LA VILLA SVALIGIATA. L’abitazione di Sandro Rossato, imprenditore nel campo dello smaltimento rifiuti, si trova in via Annibale da Bassano 70
Hanno atteso che la moglie uscisse di casa per sbrigare alcune commissioni e si sono intrufolati in casa, scendendo al piano interrato e assaltando la cassaforte a muro. Dopo aver sventrato il forziere con un flessibile sono riusciti a rubare 50 mila euro tra gioielli e banconote. Il colpo è stato portato a termine nella villa di Sandro Rossato, 56 anni, battezzato più volte il «re dei rifiuti», titolare della Rossato Srl di Pianiga (Venezia), gestore della discarica di Campodarsego e reduce da una vicenda giudiziaria che non si è ancora conclusa. La moglie, quando è rientrata, si è trovata faccia a faccia con i ladri. L'indagine è stata affidata ai carabinieri.
IL FURTO.
I banditi sono entrati in azione verso le 13 nella villa al civico 70 di via Annibale da Bassano, elegante dimora circondata da un'alta siepe e sufficientemente videosorvegliata. La moglie di Sandro Rossato, Gioconda, di origine ecuadoregna, era appena uscita di casa. Hanno narcotizzato il cane, uno splendido esemplare di pastore tedesco, poi sono riusciti a scassinare una porticina sul retro. Immediatamente si sono fiondati al piano interrato, nella stanza in cui era custodita la cassaforte a muro. Con un flessibile l'hanno sventrata, prelevando tutto ciò che c'era all'interno: 2.300 dollari, 2 mila euro e una grossa quantità di gioielli. Il valore totale della merce rubata sfiora i 50 mila euro.
RIENTRO TRAUMATICO.
Poco dopo le 14 Gioconda è tornata a casa. Ha aperto la porta d'ingresso come se niente fosse ma appena ha messo piede in soggiorno ha sentito strani rumori. È avanzata con circospezione, fino a che non si è trovata faccia a faccia con due banditi che fortunatamente hanno deciso di scappare senza aggredirla. «Scappa, scappa», si sarebbero detti prima di tornare in cortile nel retro della villa e darsi definitivamente alla fuga.
L'INDAGINE.
I carabinieri hanno interrogato a lungo la donna che ha raccontato che il marito si trovava fuori casa per questioni d'affari. Il sospetto è che i banditi l'abbiano tenuta d'occhio, scegliendo di entrare in azione al momento propizio. Un altro particolare importante è che conoscevano alla perfezione l'abitazione, compreso il luogo in cui veniva conservata la cassaforte. Gli investigatori dell'Arma cercheranno dunque di tracciare l'elenco delle persone che hanno messo piede in casa Rossato negli ultimi mesi, dando magari un'occhiata ai precedenti penali. Visto che aprire una cassaforte non è la più semplice delle operazioni. Contestualmente gli investigatori stanno verificando se le telecamere che sorvegliano il giardino hanno ripreso qualcosa di significativo.
LA MOGLIE.
Ieri Gioconda, poco prima delle 14, è arrivata a casa a bordo del suo lussuoso Mercedes Cls. «Sono terrorizzata, me li sono trovati davanti e ora li rivedo in ogni momento del giorno. Ho paura, per me e per la mia bambina».
CHI È ROSSATO.
Sandro Rossato è il titolare della «Rossato Fortunato Srl» di Pianiga, oltre che gestore della discarica di Campodarsego. È stato rinviato a giudizio dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia Maria Rosaria Minutolo con l'accusa di «traffico di rifiuti pericolosi e tossici». La prima udienza del processo si terrà a Dolo il prossimo 22 settembre. Il gip ha accolto la richiesta del pm Giorgio Gava, che aveva fatto finire nei guai sette amministratori accusati di aver riutilizzato il legno delle vecchie traversine della ferrovia per palizzate da giardino e mobili vari invece di smaltirle.
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