Assegnati i dieci negozi del Borgo Rurale

VIGONZA. Assegnate le 10 botteghe artigiane che apriranno nel Borgo Rurale. La selezione è stata operata su 29 partecipanti al bando emesso da palazzo Arrigoni, tutte imprese artigiane costituite o in via di costituzione. Otto domande di partecipazione sono giunte fuori termine e perciò scartate.
A spuntarla sulle 21 restanti sono stati una sartoria per riciclo di vestiti usati ed ecocompatibili della ditta “Cucina tessile di Codato Chiara” di Vigonza, che ha ottenuto il punteggio più alto (21); un acconciatore unisex, “Rock di Zaramella Stefania” di Padova; la gastronomia “Geesp di Esposito Gennaro” di Vigonza; la gelateria artigianale “Carrai Federico” di Vigonza; l’abbigliamento su misura “Creazione Duebi di Barbato Nevio” di Codiverno di Vigonza; l’estetica “Nico e Stefy di Carraro Nicola e Zaramella Stefania” di Cadoneghe; la composizione fotografica e lavori di ritocco “Brunoro Stefano” di Vigonza; il recupero di materiale di scarto e riciclo per elaborazione artistica artigianale e design “Green Head di Marinetto Lisa” di Vigonza; stile e designer per calzature e accessori “Deposito d’idee di Biasiotto Ellen” di Campolongo Maggiore; la sartoria lavori di addobbo decorazioni con fiori e decuple “Universo donna di Levorato Sabina” di Vigonza, quest’ultima subentrata grazie a due rinunciatari (la gelateria artigianale e creperia di Ruffato Andrea e la ceramica artistica Fantaceramica di Busa di Vigonza).
Le 10 attività selezionate potranno fruire del contributo comunitario fino al 50% delle spese per l’allestimento e per l’acquisto di macchinari. Restano fuori un centro estetico, un restauro biciclette d’epoca e creazioni personalizzate, una torrefazione caffè, un fotografo, una gelateria artigianale, due ditte di abbigliamento su misura, un laboratorio di calzoleria e pure un negozio di prodotti innovativi nel campo dell’arredo.
Fra le domande presentate fuori termine, spiccavano una creazione bigiotteria, uno studio di grafica pubblicitaria e un laboratorio creativo di merletti e ricami. Da queste attività in affitto, il Comune percepirà 2.076 euro mensili, aggiornabili annualmente al 75% dell’indice Istat.
Il contratto di locazione dura 6 anni e non è previsto il tacito rinnovo, che potrà avvenire su richiesta del conduttore previa verifica da parte del Comune del raggiungimento delle finalità istituzionali previste dal bando, cioè che l’attività abbia sempre le caratteristiche di laboratorio artigianale.
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