Auditorium, Cariparo non molla «Progetto ancora realizzabile»

Si va avanti. Non senza difficoltà, ma con la convinzione che l’obiettivo sia comunque raggiungibile. La bocciatura arrivata dall’Agenzia delle Entrate sulla possibilità di ottenere un doppio sgravio fiscale sugli investimenti per realizzare l’auditorium a palazzo Foscarini non ferma Fondazione Cariparo. Ieri il presidente Gilberto Muraro ha informato il consiglio di amministrazione sul no arrivato dalle Entrate relativo all’istanza per ottenere gli sgravi fiscali previsti dall’Art bonus. Successivamente, dopo che il consiglio ha espresso la volontà di portare avanti comunque il progetto, ha spiegato come ci sia già un team al lavoro per la formulazione di un piano B che la Fondazione, è stato detto, valuterà con la massima attenzione relativamente alla sua capacità erogativa. Tradotto: il riconoscimento dell’Art bonus non è condizione necessaria, ma non si procederà su questo progetto senza aver prima ulteriormente verificato la possibilità di poter investire e avere, nel corso degli anni, un vantaggio attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta.
IL COMUNICATO
In serata, al termine della riunione del consiglio di amministrazione, la nota ufficiale con cui l’ente di piazza Duomo ha confermato che, nonostante il no arrivato dall’Agenzia delle Entrate, sulla casa della musica a palazzo Foscarini si va avanti. «Il consiglio di amministrazione della Fondazione Cariparo nel corso della riunione di oggi (ieri, ndr) ha preso atto della non percorribilità dell’ipotesi prospettata, congiuntamente, dalla Fondazione e da Intesa Sanpaolo circa l’ammissibilità ai benefici fiscali Art bonus dei sostegni economici al progetto per la ristrutturazione e la trasformazione in auditorium dell’ex tesoreria dell’ex Cassa di risparmio del Veneto in piazza Eremitani, attualmente di proprietà di Intesa Sanpaolo» si legge nel comunicato. Il consiglio di amministrazione, presieduto da Muraro, «nel ribadire la volontà della Fondazione di concorrere alla realizzazione del progetto, valuterà con la massima attenzione le proposte alternative che saranno definite e condivise con Intesa Sanpaolo già nelle prossime settimane». Trascorso un anno abbandonate dalla stretta di mano tra il sindaco Sergio Giordani e l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, la Fondazione guarda avanti ma non ci sarà alcun passo affrettato.
LA SQUADRA
Le redini della partita sono ora in mano a un team di Intesa Sanpaolo che ha il compito di mettere sul tavolo le alternative possibili per arrivare a realizzare l’auditorium in piazza Eremitani. L’istanza bocciata dall’Agenzia delle Entrate, prevedeva una richiesta di doppio vantaggio fiscale: uno per Intesa Sanpaolo che avrebbe finanziato con 16 milioni di euro i lavori per la riqualificazione di palazzo Foscarini e del conservatorio Pollini potendo poi recuperare il 65% dell’importo stanziato sotto forma di credito d’imposta; il secondo per Fondazione Cariparo sul finanziamento da 14 milioni di euro al Comune affinché questo acquisisse palazzo Foscarini da Intesa Sanpaolo. Ma su quest’ultimo punto le Entrate hanno detto no: nessun beneficio è previsto sugli investimenti per l’acquisto di immobili. Ed è qui che il gruppo di lavoro cercherà di capire quali sono, a questo punto, le strade percorribili anche portando ai supplementari la trattativa con l’Agenzia delle Entrate.
LE SOLUZIONI
Dopo essersi dimostrato compatto sulla volontà di andare avanti, il Cda rimane ora in attesa di capire quale ruolo dovrà giocare la Fondazione e quale sarà il suo impegno economico. L’ipotesi che palazzo Foscarini possa andare in affitto al Comune pare, però, adattarsi solo a uno schema dove la Fondazione rinunci a qualsiasi sgravio. –
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