Auto d’epoca fa il pieno Affari d’oro per la città

La Fiera delle Meraviglie, come gli addetti ai lavori hanno definito la 32ª edizione di “Auto e moto d’epoca”, chiude i battenti oggi alle 19. Il patròn, Carlo Mario Baccaglini, non ha voluto dare numeri, ma chi è rimasto nei padiglioni della fiera tutti i primi tre giorni, compresa l’anteprima di giovedì con biglietto a 37 euro, parla già di almeno 50 mila visitatori, arrivati da tutta Italia (anche in treno), da tutta Europa, in particolare da Austria, Germania, Slovenia, Inghilterra, Olanda e anche dagli Usa, Giappone, Cina e dagli Emirati Arabi.
Affari d’oro per l’indotto. Nello specifico per i tassisti, gli albergatori, i ristoratori e per tanti negozianti del centro. «Magari a Padova ci fossero altre fiere come “Auto d’epoca”» sostiene Filippo Segato, direttore di Appe (Associazione pubblici esercizi), «I benefici della manifestazione riservata alle vecchie e alle nuove auto si stanno facendo sentire in un raggio di 30-40 chilometri dalla città. Pieni anche i ristoranti dei Colli e quelli dell’Alta». Positivo pure il commento di Confesercenti, che raccoglie le piccole e medie imprese di ogni settore economico, «La ricaduta della Fiera è enorme» osserva il presidente Nicola Rossi, «Altro che fieretta, dove arrivano solo i cittadini di Padova. Questa è una manifestazione a livello intenazionale, superiore anche a quella gemella che si tiene a Essen, in Germania. Cerchiamo di tenercela stretta e di non farla scappare via, com’è successo, invece, per Expo Bici e per tante altre manifestazioni».
Naturalmente i più soddisfatti sono i 1600 espositori, che hanno portato in fiera 4500 modelli. «Mai fatti così tanti affari ad “Auto d’epoca”» sottolinea Carmine Sessa, direttore dello stand Mistral Motors di Bussolengo, «Mai venduto tante auto, tra le quali un bolide da 100 mila euro. E il bello è che 8 su 10 sono stati acquirenti italiani. Una mia auto è stata acquistata perfino da un buyer di Chicago». Intanto, anche ieri, complice la bellissima giornata di sole, una fiumana di visitatori in tutti i padiglioni. Nel lato nord del padiglione 8, dove sono esposte numerose moto vintage, tra cui una Kawasaki 750 del 1973 a 12 mila e 500 euro e una Honda Four K sempre 750 a 12 mila euro. In vetrina anche alcune moto Morini, Gilera, Guzzi Falcone, Parilla, Triumph, Bmw, Mv Agusta. In uno stand vicino, gestito da un modenese, il facsimile del "carrettino" che Enzo Ferrari costruì quand’era bambino e che è stato inserito nel film sull’ideatore della Ferrari interpretato da Sergio Castellitto. Ieri pomeriggio, infine, non sono mancati i primi premi assegnati negli stand più prestigiosi. In quello di Audi Sport, dove c’erano i rallysti Sandro e Massimo Munari e il ferrarista Daniele Audetto, è stato premiato Stig Blomgvist, mentre nello spazio Rivs (Registro veicoli storici), Rossano Nicoletto ha dedicato un riconoscimento a testa ai "magnifici sette" delle eccellenze italiane. Ossia al ristoratore Arrigo Cipriani, al restauratore d’auto Emilio Bettiol, a Giuseppe Bellinzoni (per l’eleganza della Mercedes 190 Sl), a Fabio Lamborghini, Piero Galtarossa (accanto a lui la figlia Giulia) per l’organizzazione di “Auto d’epoca”, a Silvia Nicolis del museo omonimo di Villafranca di Verona e a un dirigente della Ferrari, arrivato da Maranello.
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