Auto elettriche, Tesla apre a Padova la sede Nordest
Inaugurata la struttura di vendita e assistenza, è la terza in Italia. «Centro geografico importante per l’intera macro regione»

MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - APERTURA TESLA STORE. DA SX: LUCA SACCOMANI, CHRALES DELAVILLE
PADOVA. Ha aperto i battenti ieri lo store Tesla di via Portogallo in piena zona industriale. Una struttura di vendita e di assistenza che è la terza in Italia dopo quelle di Milano centro e di Linate e che punta a servire i clienti dell’intero Nordest, Emilia Romagna inclusa. Con 15 dipendenti e una superficie di alcune centinaia di metri quadri, Tesla ha scelto quindi di creare a Padova un punto di riferimento per un mercato, quello dell’auto elettrica, che sembra rispondere a un crescente interesse degli acquirenti di fascia alta.
«Abbiamo analizzato a fondo l’attenzione dei potenziali clienti a proposito della mobilità sostenibile e abbiamo deciso di scegliere Padova perché è un centro geografico importante per l’intera macro regione» ha spiegato il direttore della comunicazione di Tesla per l’Italia Charles Delaville. «Ma la nostra presenza non è una novità: già dal 2015 siamo in città grazie all’impegno di quello che ora è il nostro store manager Luca Saccomani. Le vendite vanno bene se comparate a quelle delle altre case automobilistiche per quanto riguarda la fascia premium, quella delle auto che vanno dagli 80mila ai 150mila euro». Ma Tesla, per ora sul mercato mondiale con due soli modelli (il Model S, una berlina di lusso che raggiunge i 100 km all’ora da ferma in 2,7 secondi ed ha un’autonomia di 632 km e il Model X, un Suv quasi altrettanto performante), punta per il 2018 a presentare in Italia il suo Model 3, un’autovettura dal prezzo decisamente più abbordabile (ad oggi in vendita negli Usa a 35.000 dollari circa) da cui i vertici della società statunitense si aspettano performance di crescita considerevoli. «Nel 2016 abbiamo venduto nel mondo circa 80mila autovetture mentre alla fine di quest’anno puntiamo a raggiungere le 100mila unità» continua Delaville. «Ma sarà l’introduzione del Model 3 a farci sperare di arrivare alle 500mila vendite già nel 2018».
La scelta di introdurre una vettura di segmento medio potrebbe infatti rispondere alle esigenze di un pubblico ben più vasto di persone orientate a una diversa idea di mobilità e che guardano ad automazione e propulsione pulita con estremo favore. «Al salone di Francoforte i principali elementi di interesse degli operatori sono legati alla propulsione, ai sistemi di guida automatica e ai modelli di car sharing» spiega il direttore della comunicazione. «Le nostre auto, completamente elettriche e con sistemi di guida assistita all’avanguardia hanno suscitato un forte interesse e credo che continueranno a suscitarlo nel prossimo futuro».
Riccardo Sandre
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video








