Autobus-tram, tessera gratuita per altri mille anziani e invalidi

PADOVA.
Pensionati e invalidi con un reddito inferiore ai 16.740 euro avranno l’abbonamento annuale gratuito per il tram e i mezzi di BusItalia. In sostanza, mille persone in più avranno l’agevolazione che da settembre 2017 ne aiuta già altre 3.500 . «È uno sforzo economico per il Comune, ma sono misure che vanno incontro ai bisogni dei cittadini ed anche una risposta alle limitazioni del traffico», chiarisce il vicesindaco Arturo Lorenzoni. «C’è un riavvicinarsi al trasporto pubblico: è un segnale positivo», aggiunge il presidente dell’azienda Andrea Ragona che sta lavorando all’implementazione del servizio notturno. Tutte le novità scatteranno dal 1 gennaio 2019.
Fino allo scorso anno c’erano tre fasce di abbonamenti agevolati: una da 15,49 euro all’anno, un’altra da 36,15 euro e l’ultima da 46,48 euro. Poi a settembre 2017 si decise di rendere gratuite le prime due e portare a 15 euro la terza. Adesso, da gennaio 2019, anche la terza fascia viene va a costo zero. In tutto sono 4.500 abbonamenti gratuiti per anziani (pensionati ultrasessantenni con reddito inferiore a 16.740,36 euro) e invalidi tra il 74 e il 99% sempre con reddito basso.
C’è una complicazione nella distribuzione del bonus per i vincoli della legge regionale. In pratica: chi ha un reddito inferiore ai 13.195,26 euro deve rivolgersi all’ufficio tessere agevolate della Provincia, in piazza Berdella alla Stanga (da lunedì a venerdì 9-12 e mercoledì anche 14.30-16.30). Tutti gli altri possono andare direttamente da BusItalia in via Rismondo (da lunedì a venerdì 8-13 e 14-16.30).
«Questi parametri sono stabiliti dalla legge regionale – spiega Lorenzoni – Ci dispiace per la differenziazione, ma per noi per noi era importante dare un segnale chiaro, aggiungendo agevolazioni».
A gennaio partirà anche il servizio dei bus notturni, co-partecipato dall’università con un finanziamento di 150 mila euro, dato che la richiesta era arrivata dagli studenti dell’Udu. Ad occuparsi delle questioni tecniche sarà Andrea Ragona, il presidente di BusItalia, che sta studiando il “modello Vicenza”, dove il servizio è attivo da diversi mesi.
Ci sarà un’applicazione per indicare la fermata di salita e quella di discesa (il servizio funzionerà solo alle fermate dei bus). L’autobus arriverà a chiamata e l’autista avrà un software che gli indicherà il percorso più breve sulla base delle richieste dei passeggeri. Il costo sarà di 2 euro. «Così aiuteremo anche le corse serali, perché chi esce la sera con il bus avrà un servizio per tornare a casa», spiega Ragona.
Intanto con i residui del bando europeo è in arrivo anche un quinto bus elettrico, dopo i primi 4 presentati a fine settembre e operativi sulla linea 88. Sarà in servizio nel 2019. —
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