Baessato si rifà il look e cambia gestione: «Eventi con musica»

PADOVA. Il Bar Baessato cambia gestione. Il noto locale, frequentato da decenni anche dalla borghesia cittadina sia al mattino per caffè e brioche e sia la sera per l’aperitivo, è chiuso per ristrutturazione e riaprirà con un nuovo look, sia interno che esterno, è nuova gestione.
Gli imprenditori Fabio Ruzzon e Davide Minozzi (che avevano la gestione dal 2006) lasciano il posto a H222 Baessato. A guidare il noto locale di largo Europa sarà la società Hashtag, la stessa che attualmente gestisce il bar omonimo in via Maestri Calzaturieri, a Noventa e l’ex bar Borsa, ad Este. «Rinnoveremo il locale tenendo conto delle novità già introdotte dalla passata gestione» osserva il socio Mirko Sanna. «Attueremo la stessa riqualificazione fatta al Borsa di Este. In pratica daremo più spazio all’aperitivo-cena e agli eventi con musica. In pratica il bar diventerà più aperto ai giovani».

Nel frattempo l’intero perimetro del bar pasticceria è stato rivestito da una serie di manifesti pubblicitari dell’azienda Noah Live Your Hair e i lavori di ristrutturazione sono già iniziati. Baessato è stato aperto a cavallo degli anni ’70 e ’80 da Fausto Cortese e dalla moglie Clotilde Loro Chiumenti (della stessa famiglia che ha gestito anche il Caffè Chiumenti, davanti al Pedrocchi, quando il listòn era ancora aperto al traffico). Cortese, deceduto nel 2107, ha sempre avuto un occhio di riguardo per l’arte tant’è che, nel periodo d’oro a cavallo degli anni ’80 e ’90, il bancone centrale era stato realizzato con gli smalti del noto artista padovano Paolo De Poli e con dipinti di Fulvio Pendini. Lo stesso artista che ha lasciato suggestivi paesaggi della città all’interno della Prefettura, della Questura e del Bo. All’interno del locale c’erano anche pregiati vetri di Murano dell’azienda Salviati.
Il cambio di gestione è noto anche al direttore dell’Appe. «Il passaggio di mano al Bar Baessato conferma quello che noi andiamo dicendo da oltre un anno» sottolinea Filippo Segato. «Le imposte eccessive e i continui costi di gestione causano sia le chiusure definitive dei locali (500 negli ultimi tre anni a Padova e provincia) e sia i sub-ingressi (oltre il 40% negli ultimi quattro anni). Anche perché non è per niente facile gestire un locale, specialmente quando devi assumere un bel po’ di dipendenti. Non a caso durano di più le attività ricettive che hanno una gestione esclusivamente familiare». Felice Paduano
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