Banca Network, conti congelati Clienti al verde: via alla denunce
Conti correnti bloccati e denaro congelato. Lo stallo di Banca Network, nata da una costola della Banca popolare di Lodi di Giampiero Fioriani, investe anche Padova, Treviso e Venezia. Quasi un centinaio di correntisti dal 1 giugno scorso sono infatti impossibilitati a fare operazioni in conto corrente. La Banca d’Italia ha deciso infatti di porla in regime di amministrazione straordinaria, al punto che si sono diffuse voci di un possibile imminente crac.
Nata nel 1997 come Area Banca, divenuta Bpl Net nel 2004, trasformata in Banca Network nel 2008, a Padova ha una sede in via Masini 2 alla Stanga. Ed è lì che in questi ultimi giorni c’è stata la processione di clienti che da un momento all’altro allo sportello bancomat si sono trovati la scritta: “prelievo non disponibile”.
Secondo quanto si apprende dalla Banca d’Italia la misura sarebbe stata «resa necessaria per fronteggiare la situazione di difficoltà dell’istituto».
A Padova il primo allarme è stato lanciato da un correntista che lavora in trasferta tutta la settimana e che una sera, provando ad effettuare un prelievo, si è visto comparire a video un avviso alquanto sospetto. Preoccupato ha telefonato al numero verde e a quel punto è stato informato del fatto che i conti correnti erano stati momentaneamente congelati. In poco tempo è montata una vera rivolta dei correntisti che, oltre a non poter più prelevare, non possono neppure accedere a servizi come il pagamento delle bollette o dei mutui. In campo è scesa anche l’Adusbef (Associazione difesa consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi) e in tribunale a Padova gli avvocati si stanno mobilitando per tutelare i correntisti.
«Purtroppo sono state sospese tutte le uscite», conferma il responsabile della filiale di Padova che però chiede di rimanere anonimo, «è stata esaminata la situazione dei conti al 21 maggio, imponendo il blocco per tutto il mese di giugno. È una prassi che viene adottata in alcune situazioni, specie in questo periodo di crisi. Ci tengo però a specificare che la banca non è in amministrazione controllata e nemmeno fallita. Investimenti e titoli, per esempio, sono ancora funzionanti». La situazione di difficoltà potrebbe essere superata entro la fine del mese, quando la banca probabilmente cambierà nome diventando Consult Invest.
Il senatore dell'IdV nonché presidente dell'associazione Adusbef, Elio Lannutti, ha chiesto al Governo tramite un’interrogazione parlamentare di verificare l'operato della Banca d'Italia che aveva effettuato prime ispezioni su Banca Network già a ottobre 2009 rivelando «carenze nell'organizzazione dell'istituto e nei controlli interni».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova