Bar e pontili, rinasce il lungo Piovego

Via libera della giunta al progetto di recupero dell’area ex Finesso acquisita dall’hotel Galileo. Ci sarà anche un solarium
Di Luca Preziusi

Solarium, bar, pontile, percorsi ciclabili. È arrivato ieri dalla giunta il via libera al progetto per l’area ex-Finesso (noto come ex impianto di caricamento di inerti del Portello), acquistata due anni fa dalla famiglia Boaretto, titolare dell’Hotel Galileo. Il piano prevede la riqualifica della riva del Piovego compresa tra lo stesso hotel di via Venezia e le sedi universitarie in zona Portello. Si tratta di 4.660 metri quadri a disposizione non solo degli ospiti dell’hotel, ma di tutti i padovani che vorranno usufruire dei servizi. Inizialmente, anche il Comune ci aveva fatto un pensierino, ma l’acquisto dell’area avrebbe previsto i costi elevati del recupero e della manutenzione che l’amministrazione ha deciso di risparmiare e lasciare ai privati. La superficie interessata un tempo ospitava i carichi di ghiaia e sabbia poi trasportati dalle imbarcazioni. L’area si trova lungo la riva nord del Piovego, nella zona compresa tra Porta Venezia e il ponte ciclo-pedonale Parco Europa, e la sua riqualificazione consentirebbe di completare la valorizzazione dell’intera zona, inserendosi nell’ambito territoriale che va da porta Portello e dalla nuova zona universitaria ai Giardini di via Fistomba e, a Nord, dal Parco Europa all’incrocio della Stanga, comprendendo il complesso della Cittadella, sede di importanti attività private e pubbliche (tra queste ultime, la Provincia, la Camera di Commercio). L’area ex-Finesso giace abbandonata da anni, ma il via libera ottenuto dalla proprietà da parte della giunta comunale per rivitalizzare la zona, arriva al momento giusto. L’obiettivo ultimo infatti è quella di adibirla a finalità ricettive, aggregative, culturali e sociali, attraverso il restauro e la riconversione degli edifici già esistenti e la riqualificazione ambientale dell'area arginale di pertinenza. Il progetto prevede il restauro e la rifunzionalizzazione della struttura, proteggendone gli elementi testimoniali di archeologia industriale, con l'inserimento di nuove funzioni nella parte interna. Si va dal museo con finalità storico-didattiche, alla sala polifunzionale, al servizio di ristorazione-bar (da cui dovrebbe affacciarsi una struttura belvedere) oltre alla riqualificazione dell'intera area esterna. Dalla riorganizzazione del verde infatti, dovrebbe nascere un piccolo pontile per l'attracco delle imbarcazioni e la realizzazione di una passeggiata ciclo-pedonale in continuità con il percorso già esistente sugli argini. Potenzialmente, la sua riqualificazione rappresenta un investimento importante, perché si andrebbe ad inserire all’interno di un campus universitario allargato e già esistente. La giunta ci ha messo due anni (a gennaio 2012 risale la proposta dei proprietari del Galileo) a deliberare perché l'istruttoria ha riguardato non solo gli aspetti urbanistico-edilizi, di competenza del Comune, ma anche quelli ambientali. Questo ha richiesto l'acquisizione degli assensi degli altri enti competenti. Considerato che l'intervento si farà su un'area arginale, che costituisce un tratto di sponda del Piovego, è stato necessario richiedere anche l'autorizzazione idraulica per la realizzazione dei lavori alla Regione Veneto.

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