«Basta un cenno e iniziamo Disposti anche a comprarli»

La Super Beton di Nervesa con sede anche a Limena ha allertato i suoi medici «L’85% dei nostri dipendenti ha dato la disponibilità»

limena

Tra le tante realtà che sarebbero pronte a partire con le vaccinazioni in azienda c’è il Gruppo Grigolin - SuperBeton Spa di Nervesa della Battaglia che con i suoi 850 dipendenti diretti e 94 sedi, di cui una a Limena, è uno dei punti di riferimento a Nordest nel segmento della fornitura di calcestruzzi e asfalti. «Noi siamo pronti, aspettiamo solo che la campagna vaccinale in azienda parta e che ci dicano cosa dobbiamo fare», dice il patron del gruppo, Roberto Grigolin. «Abbiamo già raccolto un buon 85% di adesioni di nostri dipendenti che sono interessati a essere sottoposti al vaccino». E non importa quali saranno i costi, l’importante è vaccinare tutti e al più presto. «Se è necessario, siamo disposti anche a comprare i vaccini. Abbiamo già pensato a spazi da mettere a disposizione nelle nostre varie sedi, ci bastano un paio di giorni per organizzare tutto. Siamo anche in contatto con i nostri medici del lavoro, attendiamo solo disposizioni».

Avere dipendenti positivi, dipendenti che devono stare in quarantena, o ancora peggio vedere focolai di Covid che si sviluppano all’interno di uno stabilimento, vuol dire perdere molti soldi e contemporaneamente rallentare nella produttività. «Avere dipendenti in quarantena, come ad esempio persone che sono dedicate alla logistica, ai trasporti o impiantisti, che non possono venire al lavoro per noi, oltre a essere un disagio non da poco si traduce anche in un aumento dei costi», continua Grigolin. «Fare il vaccino ci metterebbe una certa tranquillità, che nell’ultimo anno non abbiamo mai avuto. Nonostante i tamponi periodici in azienda basta infatti un contatto di un dipendente con un positivo per scatenare una reazione a catena che ci mette in crisi». E questo oltretutto in un periodo non facile, visto che in determinati settori le commesse sono state messe in stand by. «Avevamo una commessa importante da 150 milioni di euro per un aeroporto ma per il momento è tutto bloccato. Così per altre commesse nel settore alberghiero o della ristorazione, settori penalizzati più di altri dalla pandemia». —



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova