Battaglia, l’ex stazione ora è una latrina
I residenti avvertono odori nauseabondi nei sottopassi dei binari. «Eppure ci sono i bagni pubblici»

BATTAGLIA TERME. L‘ex stazione ferroviaria di Battaglia Terme, chiusa da una quindicina d’anni, ultimamente è diventata una latrina a cielo aperto. I residenti lamentano odori nauseabondi nei sottopassi dei binari, soprattutto in quello che porta verso il supermercato, e nella zona di accesso alla linea ferroviaria dove negli angoli più nascosti e addosso alle pareti e alle colonne del porticato si notano evidenti segni di urina. «La pulizia ogni tanto viene fatta dai volontari di una associazione culturale che usa parte dell’ex stazione come sede, ma questo non basta: bisognerebbe educare ad un maggiore rispetto le persone che hanno scambiato l’area per un grande vespasiano», afferma una signora che di pomeriggio porta i suoi bimbi a vedere i treni che passano sulla trafficata linea ferroviaria Padova-Bologna. L’ex stazione delle Ferrovie dello Stato è in centro a Battaglia Terme e il sottopasso non serve solo a chi usa il treno ma anche ai residenti per recarsi a piedi dall’altra parte del paese a fare la spesa al supermercato. Purtroppo quand’è stata chiusa la biglietteria sono stati murati i servizi igienici. Secondo chi abita in zona la situazione dal punto di vista igienico sanitario è peggiorata negli ultimi tempi. «Vedo spesso dei ragazzi di colore fare la pipì nel sottopasso», afferma un residente. Battaglia ospita in due alberghi e nella casa delle suore circa 120 richiedenti asilo che di giorno stazionano perlopiù davanti alle attività commerciali. «Sono convinto che anche se fossero aperti i bagni non verrebbero usati dalle persone che hanno preso quella zona come un gabinetto«, afferma l’assessore all’Ambiente del Comune di Battaglia Terme, Massimo Donà. «L’ex stazione è delle Ferrovie dello Stato che hanno un accordo con l’associazione culturale La Biolca per le pulizie. I bagni pubblici in paese ci sono, al parco dell’ex stabilimento termale dell’Inps ad esempio, ma ho dei dubbi che chi gironzola durante il giorno dalla parte della ferrovia si sposti al parco Inps per fare i propri bisogni«. L’estate scorsa, con il caldo, l’odore di pipì si sentiva molto di più. Ora che la temperatura si è abbassata è meno intenso ma sono rimasti sui muri e negli angoli delle scale del sottopasso i segni del degrado che è molto simile a quello di tante altre stazioni ferroviarie chiuse. A Battaglia Terme il problema è maggiormente sentito perché la ferrovia taglia in due il paese e l’immobile dell’ex stazione è molto vicino alle abitazioni.
Gianni Biasetto
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