Bcc Città di Padova Fornasiero confermato

La Bcc Città di Padova ha rinnovato il suo Consiglio di amministrazione: nell’assemblea dei soci che si è riunita ieri mattina al centro congressi Papa Luciani, la squadra proposta da Filippo Fornasiero, presidente uscente poi riconfermato, è stata votata dalla maggioranza dei soci come il gruppo incaricato di traghettare il progetto all’autorizzazione di Bankitalia.
La vicepresidenza è stata affidata a Luca Vecchiato, 43 anni, presidente di Federpanificatori e titolare di numerosi panifici in città e provincia, nonché del Pane Vino San Daniele al centro San Gaetano. Consiglieri di amministrazione sono stati eletti: Stefania Brogin, titolare dell’azienda Cleb 4 e presidente di Terziario donna Ascom; Paolo Dalla Via, 63 anni, amministratore delegato della Mantovani Spa; Claudio Capovilla, 41 anni, presidente dell’agenzia di comunicazione emarketing Gruppo Icat; Armando Ighiani, 57 anni, imprenditore nel terziario avanzato, socio e ad di It Euro Consulting Srl; Nicoletta Marin, dirigente nell’Agenzia Fantoni, l’azienda di famiglia; Annalisa Quaggio, avvocato specializzata nel diritto tributario e del diritto civile e delle esecuzioni; Alberto Monico, socio e ad della Silvano Monico Spa, azienda di famiglia che si occupa di distribuzione di farmaci e parafarmaci. Eletto anche il collegio sindacale: la presidenza è affidaa ad Erasmo Santesso; sindaci sono Monica Ceravolo e Sergio Melai; sindaci supplenti Roberto Giordani e Carluccio Santacroce.
L’assemblea, che si preannunciava rovente, si è invece rivelata molto pacata. Pochi (per non agevolare il raggiungimento del quorum necessario a dichiarare valida la riunione) i sostenitori dei consiglieri dimissionari ad aprile. Minimo tuttavia raggiunto: alle ore 10 erano presenti in sala 793 voti, di cui 590 per delega e 203 persone fisicamente presenti. Una sola la contestazione, pervenuta da un socio che ha espresso il pensiero comune a tutti coloro che considerano concluso il progetto e hanno scritto per chiedere la restituzione dei soldi: «Visto che i nostri denari sono stati versati due anni fa, è il tempo di restituirli. Se la banca dovesse restare infruttifera per 10 anni, cosa succederebbe? I 5 milioni di euro di capitale iniziale sono stati versati in Veneto Banca, con un tasso di interesse che fa fruttare circa 200 mila euro all’anno alla banca, non a me».
«Il tempo medio di costituzione di una banca, secondo i dati di Bankitalia, è di 5-6 anni – è la risposta di Fornasiero – Abbiamo iniziato il nostro iter nel 2009, quindi siamo nei tempi. Ora Banca d’Italia sta aspettando noi: ci ha chiesto di comunicare una governance coesa». (r.e.)
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