Benigni torna in tv e porta i Dieci Comandamenti

ROMA. «Ho visto che stanno mettendo mano alla Costituzione, devo sbrigarmi a fare questo spettacolo prima che mettano mano anche ai Dieci Comandamenti». Roberto Benigni torna su Rai1, due anni dopo “La più bella del mondo”, la serata evento dedicata alla Costituzione, e raddoppia: non un appuntamento ma due, il 15 e 16 dicembre in prime time.
«Ho fatto uno spettacolo sulla Divina Commedia, sulla Costituzione, ora sui Dieci Comandamenti, penserete che mi sono montato la testa». Il comico toscano fa sapere che nel futuro non c’è solo televisione, ma anche il ritorno al cinema quasi dieci anni dopo l’ultimo film “La tigre e la neve”: «Sto preparando il prossimo film, ho un grande desiderio di tornare a fare cinema . Siamo alla fase della preparazione del soggetto».
Ora però tocca al piccolo schermo. «Il tema dei Dieci Comandamenti è il più emozionante di tutti» dice «Tutti sono convinti di conoscerli, ma spesso fanno confusione. Quando ho iniziato a leggerli mi sono reso conto che sono uno più bello dell’altro, hanno segnato il mondo intero: sono il riassunto di tutto, sono parole vive che contengono la morale. Sono il più grande spettacolo per eccellenza». Nessuna voglia di trascendente, però: «Fare uno spettacolo sui Dieci Comandamenti non ha nulla a che fare con il misticismo».
Non mancherà l'attualità: «Di Silvio Berlusconi abbiamo parlato per vent’anni, ora abbiamo Matteo Renzi: ci dicevano voi comici rimpiangerete Berlusconi e invece c’è sempre qualche nuovo spunto a cui ispirarci». Un assaggio di satira: «I Dieci Comandamenti sono la storia di un uomo disperato che sale sul Colle dove gli vengono date leggi senza possibilità di discutere. Meno male che erano dieci leggi, pensa che discussione se si arrivava al Comandamento 18». Ma in fatto di articolo 18, Benigni non dice quel che pensa, preferisce parlare di disoccupazione: «Non solo è sparito il lavoro, ma anche la parola, ora si dice job».
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