Bibbia 2.0, pillole di fede tra podcast e Youtube

Dal parroco olandese star del web all’Ascensione spiegata con il Lego. Al Festival Biblico i maggiori esperti europei e il nuovo annuncio della Parola

PADOVA. Da Gesù e San Giuseppe in formato Lego al podcast con la preghiera del mattino: i tempi cambiano e anche la Chiesa si evolve, cercando di rimanere vicina alle persone e alla loro quotidianità. Alcune delle idee più originali sono state presentate all’incontro conclusivo del Festival Biblico di Padova, alla presenza di alcuni tra i più illustri rappresentanti del cattolicesimo internazionale.

Autentica rivelazione nel campo della comunicazione ecclesiastica è il giovane prete olandese Roderick Vonhögen, che ha totalizzato un milione e duecentomila visualizzazioni su Youtube, semplicemente filmandosi mentre assiste (entusiasta) al trailer del nuovo capitolo di Guerre Stellari. Su Twitter conta più di 16 mila seguaci e nel mondo anglofono è una vera e propria star. Il suo segreto? Parla in perfetto inglese, cosa che lo rende comprensibile in quasi tutto il mondo, e parla di cose estremamente popolari, cosa che lo rende simpatico a quasi tutto il mondo. «Quando ero un giovane prete» dice «ad ascoltarmi in chiesa avevo circa duecento persone. Quando ho aperto il mio primo blog, dove parlavo essenzialmente di Guerre Stellari, ho scoperto che a seguirmi, di persone, ce n’erano ventimila. Per me era un passatempo, ma mi sono reso conto che quella era l’occasione per portare la dimensione religiosa nel quotidiano».

Da Star Wars, padre Roderick è passato all’interpretazione di fantasy dove nei suoi brevi sketch in webcam rintraccia messaggi di natura religiosa. E per invogliare i più piccoli a seguire il catechismo, ha dato vita a miniserie di cartoni animati: «I personaggi e le ambientazioni sono fatte con mattoncini Lego. Ho ricostruito la Pentecoste e l’Ascensione, per esempio. I bambini li adorano, e piacciono anche ai genitori».

Non mancano idee innovative per gli adulti: lo ha spiegato Ruth Morris, arrivata a Padova dal Regno Unito, dove è “manager per la comunicazione” dei Gesuiti. La Morris è l’ideatrice del sito “Pray as you go”. Più o meno, “Prega lungo il tuo cammino”, che è alla lettera il senso del progetto. La pagina è già anche una app per smartphone: raccoglie brevi riflessioni in formato podcast, proprio come una radio online, da ascoltare in metropolitana, in autobus, in treno, mentre si sfaccenda in casa o dopo aver messo a letto i bambini. Le registrazioni durano qualche minuto, e sono una pillola di spiritualità da prendere quando si può: «Volevamo centrare il problema più grave della modernità» spiega Ruth «e abbiamo pensato alla povertà. Poi, però, ci siamo concentrati sulle nuove povertà, e in particolare su quella spirituale, la solitudine, la depressione. Abbiamo scoperto che ad ascoltarci ci sono persone di ogni età. Anche molti anziani, da cui non ci saremmo aspettati questa propensione per la tecnologia».

Il Festival Biblico si è interrogato sul tema “Annunciare la Parola nel 2015”. Dice padre Paul Tighe, segretario del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni sociali: «I nuovi mezzi informatici, i social, gli smartphone sono parte integrante della nostra quotidianità. E la Chiesa, che è per missione vicina al popolo, non può rimanerne fuori. Il nostro obiettivo non è quello di bombardare le persone con il Vangelo ma, come ha suggerito Papa Francesco, prima di tutto di ascoltare. Poi di incoraggiare e, infine, di accompagnare il prossimo lungo un cammino».

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