Bike sharing a Padova, la Sovrintendenza ora dice sì

Martedì summit fra tecnici del Comune e azienda: via libera solo a 9 dei 16 stalli in centro. Il servizio verrà attivato nel 2013
CARRAI - YES WE BIKE
CARRAI - YES WE BIKE

PADOVA. Via libera della Sovraintendenza alle postazioni per bike sharing in centro storico.

Si chiude così una lunga vicenda che aveva congelato il progetto «GoodBike Padova» che prevede la possibilità di usare bici di proprietà del Comune per spostarsi in città. Da mesi gli stalli (in Fiera e via Sarpi, per esempio) sono desolatamente vuoti. E le 280 bici chiuse in un magazzino. Senza il tanto atteso verdetto firmato dalla Sovraintendente Sabrina Ferrari il progetto della ciclabilità “condivisa” non poteva prendere vita. Ma il 20 agosto il fax del Settore Mobilità ha iniziato a trasmettere il documento con il nulla osta.

Problemi di pubblicità.

All’origine dello stop al bike sharing, inaugurato lo scorso 24 marzo con la presentazione delle bici bianco-rosse, questione pubblicitaria. Per poter gestire il servizio, si conta sulle entrate degli abbonamenti e sulla pubblicità affissa accanto agli stalli. Componente necessaria al sostentamento economico dell’iniziativa affidata all’azienda “Bici in città” che si occupa dello stesso servizio a Torino. Il posizionamento delle affissioni pubblicitarie è un tema delicato in una città protetta in ogni mattone dai vincoli della Sovraintendenza, almeno in centro storico.

Le proposte del Comune.

Il vicesindaco Ivo Rossi ha promosso e sostenuto il progetto fin dall’inizio e non si è dato mai per vinto. Ad un primo bozzetto contenente le postazioni ne ha fatto seguire un secondo, modificato in base alle indicazioni ministeriali e ha inviato le richieste per l’autorizzazione il 1 agosto. Il 17 agosto la Sovraintendente per i beni architettonici e paesaggistici ha dato il nulla osta via lettera. La missiva è stata inviata via fax il 20 agosto e protocollata a palazzo Moroni il 21.

Dettagli da rivedere.

I tempi, però, sono destinati ad allungarsi ancora. Delle 16 postazioni del centro storico solo 9 hanno ottenuto il via libera. Si dovrà quindi rimettere mano al progetto commerciale. L’incontro con i tecnici del Comune è previsto martedì e l’azienda cercherà una soluzione per mantenere comunque sostenibile il servizio. «Contiamo di arrivare ad un compromesso entro novembre» spiega Rossi, «poi ci vorrà qualche settimana per l’installazione vera e propria. Il servizio potrebbe partire a pieno regime per l’inizio del 2013».

Ciclabilità diffusa.

Secondo lo schema originale, che alla luce delle indicazioni della Sovraintendenza dovrà essere parzialmente modificato per quanto riguarda il posizionamento di alcune affissioni. Le biciclette circolanti saranno 280 suddivise in 28 stalli; la maggior parte “normali”, mentre 80 con la pedalata assistita.

Il funzionamento è semplice: gli abbonati potranno prelevare una delle bici presenti allo stallo “di partenza” – ad esempio in via Tommaseo – e usarla per andare in centro. Lì potranno lasciarla nella postazione “di arrivo” senza bisogno di riportarla indietro. A quello penseranno gli addetti di «Bici in città» che si occuperanno anche della manutenzione. Per il ritorno? Si sceglie un’altra bici: gambe in spalla e…pedalare.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova