Bobo Miatello rinuncia a correre con Zaia

I motivi della scelta dell’ex sindaco di San Giorgio in Bosco in un’appassionata lettera aperta al presidente della Regione

SAN GIORGIO IN BOSCO. C’è chi fa carte false per un posto nella lista più forte, quella del presidente Luca Zaia, e chi invece preferisce fare un passo indietro, anche se il “governatore” gli ha riservato la possibilità di correre e tante chance di poter ottenere uno scranno dorato a Palazzo Ferro Fini.

Il gran rifiuto è quello dell’ex sindaco di San Giorgio in Bosco Renato Roberto Miatello, al secolo “Bobo”, primo cittadino per un decennio, e prima consigliere di opposizione per molti lustri. Preferisce restare tra la sua gente – è stato recordman di preferenze nelle amministrative dello scorso anno – e vicino alla famiglia. In una lunga lettera a Zaia, che considera prima di tutto un amico, ha spiegato che «chi mi conosce può ben immaginare quanto la proposta di Zaia di correre nella sua lista possa avermi fatto piacere, quanto possa avermi donato gioia dopo anni di coerente militanza nella Lega.

«Ho abbracciato questo partito molti anni fa, prima dei grandi numeri in Veneto ed in Italia, prima che i sondaggi lo incoronassero principale forza del Paese: in tutto questo tempo ho sempre fatto il mio dovere di militante, promuovendo la Lega nel mio territorio, senza mire ed ambizioni. La mia unica priorità è sempre stata la mia famiglia e il mio Comune, San Giorgio in Bosco, che per dieci anni ho avuto l’onore e l’onere di amministrare in qualità di sindaco dopo lunghi anni di opposizione animati da tanta passione e totale disinteresse personale».

Il passo indietro: «Se da un lato questa proposta mi inorgoglisce, coronando un lungo e intenso lavoro, dall’altro non può che trovare in me la stessa coerenza e la stessa franchezza di sempre: qualche mese fa ho compiuto 70 anni, 50 dei quali spesi attivamente in politica. Credo di aver già fatto molto per il mio territorio e per la mia gente; credo di poter fare ancora molto per San Giorgio, ma al contempo che sia giusto lasciare spazio a leve più giovani per un incarico così prestigioso ed impegnativo».

“Bobo” resta a casa, niente Venezia: «Preferisco continuare qui il mio impegno, la mia passione per la politica, vicino ai miei concittadini che a centinaia mi hanno votato e vicino alla mia famiglia. Ringrazio il presidente Zaia per questa sua proposta, pur declinandola: sarò sempre al suo fianco, in ogni battaglia, ma non da consigliere regionale, piuttosto da amico e da militante».

“Bobo” non rinuncia a un ultimo appello morale, sperando che possa essere compreso il senso profondo della sua scelta: «In un mondo spesso avido, in cui la gente spinge per un ruolo, un incarico, spero la mia umiltà e questo mio passo indietro possa ricordare ai più che la politica è servizio, e amore per la propria terra: niente altro».

I consiglieri comunali di opposizione Fabio Miotti e Fabio Zanfardin hanno voluto commentare la scelta dell’ex primo cittadino: «Dopo 10 anni trascorsi insieme, siamo ben consci di quanto questa candidatura fosse importante per Miatello. Ha scelto con grande coraggio e umiltà di anteporre a tutto la famiglia e la sua terra, e di lasciare il posto ad altri. Non crediamo molti altri avrebbero fatto altrettanto, tanto più alla luce di una così alta probabilità di elezione. Crediamo sia doveroso riconoscergli questo merito, anche se in consiglio comunale apparteniamo ora a schieramenti opposti». —

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