Bomba al Tacu Tacu, Pileggi assolto
Provata la sua innocenza: non c’entra con l’attentato al circolo
MESTRINO. Era l’unico fra i tre sospettati di danneggiamento pluriaggravato per aver organizzato un “attentato” nel circolo musicale Tacu Tacu a Mestrino, ad aver scelto di essere giudicato in un pubblico processo. E ha avuto ragione: Giuseppe Pileggi, 27 anni di Mestrino, è stato assolto con formula piena. La sentenza è stata pronunciata ieri dal giudice di Padova Daniele Marchiori che ha accolto in pieno la tesi del difensore, la penalista Paola Porzio. Il pm aveva chiesto l’assoluzione ma con la formula dubitativa. Finisce un incubo per Pileggi, iniziato all’indomani di quell’attentato al Tacu Tacu che aveva sede nel centro commerciale “La Fornace”. Era la notte del 22 settembre 2012: un ordigno artigianale piazzato davanti alla porta d’ingresso del locale aveva provocato un buco nel vetro antisfondamento con il crollo di una parete interna.
L’indagine dei carabinieri aveva chiarito che si sarebbe trattato di una vendetta per la morte di Alberto Meneghetti, 23 anni, tamponato tre mesi prima dall’auto di un 19enne (il giovane azero Nadir Huseynov, anche lui deceduto) che rincasava ubriaco e stanco dopo aver trascorso la nottata al Tacu Tacu. Fra i molti amici dell’aiuto cuoco, interrogati dai carabinieri di Rubano, i sospettati erano stati oltre a Pileggi, Enrico Schiavo, 47 anni, e Michele Tiso, 27, pure di Mestrino. Questi ultimi hanno chiesto e ottenuto la messa alla prova, istituto che consente di evitare il processo e di ottenere l’estinzione di un reato dopo lo svolgimento di lavori di pubblica utilità prestati quale contropartita al danno provocato. L’alibi di Pileggi è stato ritenuto credibile e provato: quella notte era stato alla festa della birra e poi era andato a dormire a casa della fidanzata
. (cri. gen.)
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