Botta e risposta con i tre candidati

CASALSERUGO. Botta e risposta con i tre candidati sindaci e pubblico delle grandi occasioni per l’unico faccia a faccia prima del voto. Fair play e compostezza durante il dibattito organizzato in palasport dalle parrocchie di Casalserugo e Ronchi in un’atmosfera incandescente ma solo per questioni di temperatura e aerazione.
E’ durato poco meno di due ore il confronto sui programmi e sulle idee per il futuro del paese, con alcuni interventi del pubblico. Le polemiche e i toni aspri per fortuna sono rimasti fuori dalla porta anche se qualche frecciatina è stata lanciata.
Matteo Cecchinato di “Per Casalserugo e Ronchi” invita a premiare l’esperienza di questo decennio: «Siamo riusciti nel proposito di cambiare il paese, abbiamo unito i cittadini e riqualificato le aree centrali, abbiamo combattuto fino all’ultimo senza mai abbandonare la nave. Il paese ha fatto uno scatto in avanti e possiamo continuare a crescere: noi conosciamo ogni lampadina, ogni buca, siamo in grado di dare risposte in tempo reale. Noi abbiamo il polso della situazione e, grazie a forze nuove, abbiamo la possibilità di portare a termine il lavoro che abbiamo iniziato e cogliere le nuove opportunità».
Alberto Danieli di “Casalserugo e Ronchi Sì” si augura invece una netta inversione di tendenza: «A Casalserugo la popolazione è molto diminuita, le nascite sono calate e i giovani se ne vanno. Dobbiamo portare in paese bellezza e soprattutto nuovi servizi. Proponiamo la casa della salute ma anche un nuovo campetto da gioco in via Firenze, uno spazio condiviso per i giovani professionisti, l’introduzione del bonus bebè e di tariffe scontate per le famiglie. L’Unione Pratiarcati non va bene, chiederò la modifica dello statuto affinché tutti i Comuni abbiano pari dignità».
Cristian Sartorato di “Casalserugo e Ronchi, un comune e una comunità” sottolinea l’appoggio popolare: «dopo dieci anni di esperienza mi rimetto in gioco, la cosa bella è che non lo ho fatto da solo ma assieme alle persone che me lo hanno chiesto. Vogliamo costruire una comunità sicura e moderna, per tutte le età, che non sia solo un dormitorio ma che abbia qualcosa da dare a tutti, in termini di servizi e strutture, che si scrolli di dosso gli aspetti negativi e anche che badi meno alle chiacchiere. Serve, tra l’altro, uno sportello per aiutare e indirizzare i giovani nel trovare risorse e finanziamenti. Sto anche collaborando con Provincia e Regione per realizzare iniziative concrete nel breve periodo».
Nicola Stievano
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