Botte e rapine alle prostitute: due arresti

Si erano messi in testa di racimolare soldi rapinando le prostitute. In poco più di due settimane ne hanno aggredite e derubate quattro, tutte con la stessa tecnica. Uno si metteva alla guida di una utilitaria fingendo di contrattare una prestazione, l’altro si nascondeva nel bagagliaio. Al momento propizio sbucava nell’abitacolo: due pugni in faccia alla poveretta di turno e via tutti i soldi e anche il telefonino. La serialità dei loro colpi ha messo in moto gli investigatori della Squadra mobile che, alla fine, sono riusciti ad arrestarli. In manette sono finiti due giovani poco più che ventenni: Vladimir Gottardo, 23 anni, residente a Dolo (Venezia) ma di fatto domiciliato a Padova in via Catania e Matteo Grasso, 24 anni, siciliano d’origine ma residente ad Albignasego in via Croce Verde.
Quattro rapine
Il 10 luglio a Vigodarzere, il 12 luglio a Pontevigodarzere, il 31 luglio in via Venezia a Padova e il 2 agosto lungo strada Battaglia, sono questi i luoghi in cui le prostitute sono state adescate. I due amici utilizzavano la Renault Megane rossa di Vladimir Gottardo ma alla guida si metteva quasi sempre Matteo Grasso. Era lui che parlava con le lucciole al momento di contrattare la prestazione sessuale. Il luogo scelto per le aggressioni, poi, era quasi sempre lo stesso: il lungargine Muson. Nel momento in cui l’auto si fermava nel luogo appartato, dal bagagliaio scendeva il giovane che con violenza aggrediva la prostituta: pugni in faccia, sberle, strattoni. Con quattro colpi sono riusciti a racimolare poco meno di 600 euro, oltre ai telefoni cellulari che tentavano poi di smerciare. Due ragazze, dopo le rapine, si sono rivolte anche alle cure del pronto soccorso (i referti indicano 5 e 15 giorni di prognosi).
L’indagine
I poliziotti della Squadra mobile di Padova, coordinati dal vice questore aggiunto Marco Calì, sono risaliti all’identità dei due giovani dopo una serie di accertamenti tecnici e dopo il solito consistente incrocio di dati. Le rapine sono terminate il 2 agosto scorso perché qualche giorno dopo, il 6 agosto, Vladimir Gottardo ha sfasciato l’auto. E si è pure sfogato su Facebook, senza sapere che gli investigatori della questura stavano leggendo il suo post. L’indagine è stata seguita in procura dal pubblico ministero Vartan Giacomelli. I poliziotti hanno raccolto elementi tali da consentire al gip Domenica Gambardella di firmare due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Il blitz l’altro giorno all’alba.
Chi sono i due arrestati
Sono giovani ma hanno già alle spalle un buon numero di precedenti penali. Vladimir Gottardo e Matteo Grasso, infatti, sono noti alle forze dell’ordine come ex appartenenti alla famigerata baby gang della Guizza: sì, la banda di giovani che qualche anno fa imperversava tra Padova e Albignasego distinguendosi per una serie di furti, rapine e atti di violenza. Ora questo nuovo acuto, stroncato sul nascere dall’intervento della polizia.
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