«Brenta, portata dimezzata sarà un’estate disastrosa»

Allarme siccità, il Consorzio Brenta teme un'estate terribile. Il presidente Enzo Sonza alza il livello di guardia: «Se non pioverà avremo mesi disastrosi».
livelli al minimo
Sonza fa il punto: «La portata attuale del Brenta è di 11 metri cubi al secondo, dovrebbe essere di 25. Il livello è così basso perché non piove e in montagna non nevica: questa situazione fa presagire un'estate disastrosa». Si presentano situazioni climatiche estreme: «Le portate del fiume raggiungono in alcune ore valori minimi preoccupanti. In altre ore le portate risalgono, fino a circa 30 metri cubi al secondo, per effetto dello svaso del bacino del Corlo operato dall’Enel per produrre energia idroelettrica, ma questo avviene solo nei momenti in cui c’è maggiore richiesta dalla rete». Questo costringe il Consorzio a ripartire le ridotte portate del Brenta a Bassano nelle rogge con acque derivate.
tra alluvioni e siccità
Climate change, tra alluvioni e siccità. Solo due mesi fa il territorio ha corso il rischio di esondazione per i livelli preoccupanti raggiunti dal Brenta, il bacino del Corlo era stato completamente riempito e grazie a questa azione moderatrice si erano evitate situazioni che avrebbero potuto creare gravi danni. «Per la sicurezza idraulica il Corlo poi è stato nuovamente svuotato», riferisce Sonza, «ma se questo ha dato sicurezza al territorio in termini di possibili piene, non essendosi poi verificate, significa di fatto aver buttato a mare una preziosa riserva d’acqua, che ora non è detto possa riformarsi. Bisogna portare avanti il progetto della diga del Vanoi».
La necessità d'acqua
D'inverno, ovviamente, non si fa irrigazione, ma l'acqua è comunque indispensabile per i più svariati utilizzi. Sonza ricorda «l’aspetto igienico-sanitario, vista la presenza di numerosi scarichi di attività civili, artigianali e industriali». E poi l'acqua è necessaria «per la sopravvivenza della fauna e della flora acquatica e delle siepi che costeggiano i corsi d’acqua, in particolare per la fauna ittica». Non solo: ci sono l’alimentazione degli specchi acquei di parchi e beni monumentali, la ricarica della falda, l’alimentazione di opifici e centrali idroelettriche o di cicli industriali. «Abbiamo inviato una lettera alle Province e alle Associazioni dei Pescatori per informarle della situazione critica», ricorda Sonza. Per ora il Consorzio ha evitato provvedimenti drastici come la chiusura straordinaria di rogge, che sarebbe impattante ed è già avvenuta negli ultimi tre inverni.
le asciutte
In primavera è prevista l’asciutta stagionale dei canali derivati per gli interventi manutentori ed è stata quindi organizzata la tradizionale riunione con le Province e i pescatori per concordare il calendario delle chiuse. Per quel che riguarda la destra Brenta, dal 23 febbraio a inizio aprile verrà chiusa la roggia Grimana Nuova; Rezzonico e Isacchina inferiore saranno chiuse dal 9-10 febbraio al 2 aprile, Contessa e Isacchina superiore chiuse da metà febbraio a dopo la metà di marzo; per quel che riguarda la sinistra Brenta, la Trona sarà chiusa dal 3 febbraio al 3 aprile, la Michela dal 24 febbraio ad inizio aprile, da metà febbraio a metà marzo la Rosa, la Balbi e la Munara. —
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