Arriva a Padova il bus intelligente: al via la sperimentazione

Il veicolo elettrico parcheggiato sotto palazzo Moroni ha attirato l’attenzione dei padovani. Gecchelin: «Oggi il veicolo è guidato ma in futuro potrà muoversi in autonomia». Ragona: «Innovazione necessaria, il commercio online è sempre più presente»

Flavio Centamore
Uno dei veicoli Next ad emissioni zero
Uno dei veicoli Next ad emissioni zero

Ha incuriosito non poco i padovani la presenza, nei giorni scorsi, di un insolito veicolo elettrico parcheggiato sotto Palazzo Moroni. Alto, largo e silenzioso, ha attirato l’attenzione di passanti e curiosi che ieri mattina hanno potuto scoprire di più sui dettagli tecnici del progetto sperimentale a cui appartiene “Disco”, acronimo in lingua inglese la cui traduzione descrive in estrema sintesi un modello metropolitano di logistica urbana.

Si tratta di un progetto europeo partito nel maggio 2023, con una durata di 42 mesi, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe. Obiettivo generale: accelerare la transizione verso una nuova generazione di logistica urbana, più intelligente e sostenibile.

La città del Santo è uno dei luoghi di sperimentazione, con un focus specifico sulla logistica dell’ultimo miglio, cioè il tratto finale che porta i pacchi dalle piattaforme di distribuzione ai cittadini. Un processo che si sta evolvendo grazie all’introduzione di veicoli modulari elettrici, che riducono le emissioni e ottimizzano i percorsi di consegna. In questo caso per tre mesi saranno testate postazioni tecnologiche di consegna merci leggere tramite i veicoli modulari a emissioni zero di Next, una start-up padovana nata nel 2017, che è partner del progetto sotto il coordinamento della Venice International University.

Si tratta di un’opportunità per raccogliere dati e perfezionare un modello che possa essere applicato in altre città, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale del trasporto merci. Next è un sistema di trasporto intelligente avanzato che si basa su sciami di veicoli elettrici modulari, ciascuno dei quali può unirsi e staccarsi da altri moduli su strade urbane standard. Questa modularità consente una flessibilità mai vista prima nel trasporto urbano, in particolare nelle città innovative come Dubai, dove il sistema consente anche il trasbordo in movimento.

Ciò ottimizza la capacità del sistema, riduce il consumo di carburante e i costi operativi, e diminuisce il traffico di oltre il 60%, migliorando la capillarità e il comfort dei passeggeri. Il sistema di Next funziona come un avanzato sistema di taxi condiviso on-demand, ma senza fermate intermedie e senza tempi di attesa. In scenari più semplici, come gli autobus a capacità variabile, Next permette di ottimizzare l’offerta di trasporto in tempo reale, adattando la disponibilità dei veicoli alla domanda, riducendo al contempo il consumo di energia e i costi di manutenzione.

«Questa sperimentazione», spiega Tommaso Gecchelin, fondatore di Next, «ci consente di capire dai dati quali parametri ottimizzare per migliorare trasporto e delivery in città. Abbiamo realizzato un mezzo customizzato con un locker mobile, che chiamiamo Dynamic Locker: ogni giorno viene collocato nei punti di maggiore necessità, alleggerendo il traffico dei furgoni tradizionali e rendendo più semplice il ritiro dei pacchi a qualsiasi ora. Oggi il veicolo è guidato, ma in futuro potrà muoversi in autonomia: in questo modo i cittadini non dovranno più aspettare il corriere a casa, ma troveranno vicino alla propria abitazione un punto di ritiro temporaneo e flessibile».

Il sistema proposto potrebbe rivoluzionare la logistica urbana, creando una rete di veicoli e locker mobili che rendano la consegna delle merci più capillare e comoda, abbattendo le congestioni del traffico. L’idea è chiara: ridurre il numero di furgoni commerciali in centro, ottimizzare i percorsi e limitare emissioni e congestione. Il progetto si inserisce in una più ampia strategia di sostenibilità, che mira a riorganizzare la logistica cittadina in un’ottica di maggiore efficienza e minore impatto ambientale.

Sulla stessa linea l’assessore alla mobilità Andrea Ragona: «Il boom degli ordini online incide sulla viabilità e sulla qualità della vita in città. Con questo progetto sperimentiamo nuove soluzioni: da un lato l’innovazione che permette ai corrieri di prenotare un posto di consegna, dall’altro la possibilità di portare i locker mobili vicino alle case, riducendo così gli spostamenti dei cittadini. Invece di recarsi a un armadietto fisso dall’altra parte della città, il pacco ci viene incontro. È una sperimentazione, ma necessaria, perché il commercio online sarà sempre più parte integrante della nostra vita e delle nostre città».

Un approccio che potrebbe trasformare la logistica urbana, non solo semplificando il ritiro dei pacchi per i consumatori, ma anche riducendo il numero di veicoli commerciali che congestionano le strade, specialmente nei centri storici delle città.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova