BusItalia, il tribunale respinge Rubano

Nuovo colpo di scena sul tema spinoso dei rimborsi a Palazzo Moroni e BusItalia versati dai parte dei Comuni confinanti con il capoluogo a causa della convenzione per le tratte suburbane. Il tribunale di Padova si è infatti dichiarato incompetente sul tema e ha bocciato la causa del Comune di Rubano contro Palazzo Moroni. Questo mentre a dicembre i giudici del Consiglio di Stato avevano dato ragione al Comune di Selvazzano rinviando al Tribunale amministrativo regionale la decisione sulla nullità della convenzione. Una decisione opposta a quella presa poco più di un mese prima quando i magistrati amministrativi avevano respinto gli analoghi ricorsi presentati da Albignasego e Vigodarzere. la guerra legale.

La vicenda è iniziata nel 2001 e coinvolge gli otto comuni della cintura in lite con Padova a causa della convenzione per le tratte suburbane. In quella occasione dopo che il Tar, che aveva dato ragione a BusItalia e Comune, i comuni di Albignasego e Vigodarzere avevano impugnato la sentenza in Consiglio di Stato. Troppo tardi però, tant’è che gli appelli sono stati considerati irricevibili proprio perché presentati oltre la scadenza dei tre mesi prevista. Ma restava ancora in piedi il ricorso presentato al giudice ordinario da Rubano che ora è stato cassato e quello di Selvazzano su cui il Consiglio di Stato si è espresso rimandando la questione al Tar del Veneto. La vicenda riguarda quei tratti delle linee urbane che sconfinano dal territorio del Comune di Padova e sono regolate da una convenzione stipulata nel 2001 dall’allora giunta Destro con ognuno dei comuni contermini, e sempre rinnovata nel corso degli anni. Da allora i comuni della cintura hanno versato nelle casse di Aps Holding (e poi di BusItalia) centinaia di migliaia di euro. —

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