Buzzanca, gli scatti che indagano le persone

L'artista padovano è tra i più amati nei social network: esiste anche un app per seguire tutti i suoi lavori. "Ogni modella diventa una mia musa"
guarda le foto delle sue modelle

PADOVA. Alberto Buzzanca, fotografo per caso.

Quarantasei anni, casa a Padova e studio a Limena, domina nei social con le sue immagini folgoranti: quasi sempre soggetti umani, modelle perfette cui i suoi scatti danno una vita diversa, distante spazi siderali ma allo stesso tempo vicina.

"Stavo sistemando lo studio di mio padre, fotografo professionista, che era mancato da poco" racconta, "e ho capito che quella sarebbe stata la mia strada: avevo 26 anni".

Da assoluto autodidatta, Buzz (così lo chiamano in molti) segue solamente qualche 'foto club' e intraprende così una carriera che lo porta al successo e, letteralmente, a spopolare sul web: oltre 42mila i suoi follower su Facebook, più di 16.200 quelli su Instagram, persino una 'app' scaricabile su smartphone per poter navigare tra i suoi lavori.

"Il canale più creativo tra quelli che normalmente utilizzo è Tumblr (piattaforma di microblogging e social networking che utilizza immagini e altri elementi multimediali associati a brevi testi); quello più commerciale Facebook. Per i contatti di lavoro invece è utilissimo Instagram: qui pubblico una foto ogni tre ore circa".

Tra i suoi lavori anche campagne pubblicitarie nazionali, affissioni che affollano le città e che è impossibile non notare. La sua collaborazione più prestigiosa? "Sono molto legato ad un lavoro fatto in collaborazione con il critico d'arte Giorgio Segato: ho immortalato diversi artisti padovani, tra gli altri i pittori Alberto Biasi e Riccardo Galuppo, nel loro ambiente di lavoro". E ancora reportage da tutti i deserti del mondo, da Cuba e da New York; e poi il catalogo della mostra allestita nel Museo al Santo nel 2007 "Massagrande. Dalle voci di una conchiglia", a cura di Alberto Buffetti.

Buzzanca ha uno sguardo aperto sul mondo e sull'arte in tutte le sue forme, con una spiccata predilezione per gli scatti che abbiano un soggetto umano. "Non ho una mia musa preferita. Lo diventa, ogni volta, la modella che sto fotografando. Con una sola eccezione: mia figlia".

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