Cade anche il muro di via Anelli, sabato le ruspe

Il muro di via Anelli cadrà sabato. Alle 10. 30 inizieranno le operazioni di abbattimento di un pezzo di storia, in negativa, di Padova. L’ultima traccia dell’ex complesso Serenissima, quello che è stato il Bronx della città.
cade un simbolo
«Dal punto di vista strutturale parliamo di un’operazione semplice, ma simbolicamente abbattiamo l’emblema di uno scempio urbanistico, dell’illegalità e della marginalità», rivela il vicesindaco, Andrea Micalizzi. Dopo la demolizione dell’ultima palazzina l’area è ormai praticamente sgombra e pronta ad essere consegnata al Demanio per iniziare l’iter progettuale della nuova Questura.
Manca quindi solo la demolizione del muro, innalzato nel 2006 dall’allora sindaco Flavio Zanonato per questioni di ordine pubblico. Una barriera lunga circa 80 metri e alta 3, alzata per separare la parte posteriore del complesso, frequentato da spacciatori provenienti anche da fuori città, che in occasione dei controlli delle forze dell’ordine saltavano nei giardini e cortili privati delle abitazioni di via De Besi.
La recinzione originaria infatti era stata abbattuta, ed i varchi erano utilizzati dai pusher come passaggio per eludere i controlli. Sabato quindi ci sarà finalmente il “the end” di una storia infinita di rovina e immiserimento.
al demanio entro un mese
«L’abbattimento del muro per noi ha un significato preciso, ossia che non vogliamo più che in questa città ci siano luoghi come quello», promette Micalizzi. Il prossimo passo sarà poi la permuta con la ex caserma Prandina, che lo Stato darà in cambio al Comune. Il passaggio dovrebbe avvenire già entro l’anno, anche perché l’amministrazione ha tutto l’interesse a procedere velocemente, sia per fini politici (primavera 2022 ci saranno le elezioni), che di sicurezza dell’area Stanga. Le previsioni sono quelle di affidare i lavori per la nuova Questura – il cui iter sarà seguito direttamente dall’amministrazione grazie ad un accordo siglato con il Ministero – ben prima della chiusura del mandato di Sergio Giordani. «Un segnale forte della volontà di essere vicini alle necessità delle forze di polizia, mettendo loro a disposizione la nuova sede nel minor tempo possibile, ma anche la conferma concreta dell’impegno a riqualificare la zona della Stanga. Lì ci aspettiamo una nuova spinta economica e una valorizzazione, sia per chi oggi possiede un immobile, che per chi ha delle attività commerciali» chiude il vicesindaco Micalizzi. —
LUCA PREZIUSI
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