Cadono a pezzi le statue nei giardini del castello di Este

ESTE. «Aspettiamo che cadano a pezzi?». La domanda, provocatoria ma concreta, è di Beatrice Andreose, ex assessore alla Cultura della lista civica Arcobaleno, e si riferisce alle tre statue dei giardini del castello che ormai da mesi sono transennate per colpa di alcuni cedimenti. «Mi chiedo quando l’Amministrazione comunale interverrà per il restauro delle statue silvestri che stanno letteralmente cadendo a pezzi all’interno dei giardini pubblici» si chiede Andreose, «tre sono state restaurate nel 1997 dalla Diemme Restauri, ma le altre tre transennate da ormai troppo tempo rischiano di sbriciolarsi a causa dell’incuria e dell’indifferenza sulle loro sorti da parte di chi dovrebbe invece proteggerle».
Le statue sono in pietra di Vicenza e risalgono molto probabilmente alla seconda metà dell’800. Sono state eseguite da allievi dello scultore Antonio Bonazza. Probabilmente erano ospitate all’interno di una villa vicentina e sono state acquistate dal Comune di Este verso il 1930. Le sculture non sono state realizzate in un unico blocco di pietra ma dall’unione di tasselli uniti da perni di ferro e cemento. Sono proprio questi ultimi, insieme al freddo e al ghiaccio, a creare grossi problemi ai manufatti.
Continua l’ex assessore: «Ora che i giardini con una buona gestione riescono a salvaguardare e valorizzare il proprio patrimonio arboreo e floreale è arrivato il momento di pensare anche alle statue. Non ci si venga a dire che mancano i soldi. L’importo ammonta a poche migliaia di euro. Si potrebbe pensare almeno al restauro di una statua all’anno in modo tale da non investire risorse ingenti ma anche da garantire la sopravvivenza di un patrimonio scultoreo gradevole». Risponde l’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Agujari Stoppa: «Una prima messa in sicurezza delle statue ci ha richiesto un spesa di 7 mila euro, tuttavia per riuscire ad avere un restauro serio e duraturo ne occorrono almeno altri 15 mila. Siamo assolutamente sensibili al problema denunciato da Beatrice Andreose, alla quale però chiediamo di valutare anche le ristrettezze economiche con cui il Comune deve pur fare i conti».
Nell’ultimo bilancio, infatti, nessun capitolo è dedicato al restauro delle statue: «Inseriremo l’intervento nel prossimo bilancio della gestione Pellesina-Stocchetti» fa sapere l’assessore, «il lascito che per volere dei suoi benefattori è destinato a mantenere il decoro urbano della città».
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