Caduta fatale, si è spenta la moglie di Isnenghi

Sandra Ussardi, già docente, aveva 74 anni. Il cordoglio di istituzioni, politica e mondo della cultura. Domani l’ultimo saluto

Un amore sbocciato sui banchi di scuola, un’esistenza condivisa con passione e sostegno reciproco, un addio consumato al capezzale d’ospedale: Sandra Ussardi, già docente e moglie dello storico Mario Isnenghi, si è spenta lunedì tra le braccia dello studioso, al San Bortolo di Vicenza, tre settimane dopo il ricovero d’urgenza per le gravi lesioni riportate in una rovinosa caduta nella casa di Asiago. Solare ed energica, aveva 74 anni e la sua vita è stata scandita, oltre che dagli affetti familiari, dalla carriera di insegnante di lettere nella scuola media, sia a Padova che in provincia. Una donna dai modi gentili, assai determinata nelle convinzioni e civili.

la sua passione civile

Chi ne scorra la sobria pagina Facebook trova traccia della sua vocazione progressista: il No al referendum istituzionale renziano, l’opposizione “morale” a Silvio Berlusconi, la difesa dell’acqua come bene pubblico, l’impegno in favore di Emergency e dei migranti, il rifiuto sdegnato dei rigurgiti xenofobi e razzisti. Accompagnava il coniuge in occasione di eventi culturali e istituzionali: è il caso della mostra sul centenario della Grande Guerra allestita in Consiglio regionale con prolusione del professore e a Palazzo Ferro-Fini la ricordano con stima e simpatia, testimoniata dal messaggio personale di cordoglio inviato dal presidente dell’assemblea del Veneto, Roberto Ciambetti.

AMORE ALLE MAGISTRALI

Una coppia sbocciata a Venezia, alle magistrali “Tommaseo”: lui docente-laureando, lei studentessa, sei anni appena a dividerli. Si sposano nella città d’acqua, è il 1965. I figli Enrico e Laura, la nidiata degli amatissimi nipotini, l’impegno didattico con Isnenghi in cattedra a Ca’ Foscari, avviato a diventare il maggiore storico italiano della Prima guerra mondiale (presiede tuttora l’Istituto per la storia Istituto per la storia della Resistenza e della Società Contemporanea della Marca trevigiana), autore di ricerche e saggi già classici.

TRAGEDIA INSPIEGABILE

La tragedia, sconcertante e per molti versi inspiegabile, lunedì 27 agosto, a mezzogiorni, nell’abitazione in montagna: il marito si trova in garage, lei cade dalle scale e precipita nel pianerottolo. Il tonfo fragoroso, l’allarme dei vicini, l’ambulanza, il ricovero. Dapprima ad Asiago, poi a Vicenza. Una diagnosi seria – fratture alla clavicola, alle costole – aggravata da un’emorragia cerebrale. Fino all’intervento chirurgico, che rallenta ma non scongiura l’epilogo più temuto. L’ultimo saluto domani, alle 11, nella Sala del Commiato del Cimitero Maggiore





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