Campodarsego, addestratrice morsa dal cane che le stacca la falange di un dito

La donna si è presentata da sola al Pronto soccorso. Nessuna traccia dell’animale, ora indagano i carabinieri

CAMPODARSEGO. Morsa da un cane che le ha asportato la falange di un dito. L’episodio è accaduto martedì ma, per motivi legati alla ricostruzione dei fatti, è emerso solo ora.

La vittima dell’aggressione è E.A., una quarantaseienne che addestra i cani. Dopo il morso la donna, ferita e sanguinante, è andata da sola al Pronto soccorso di Camposampiero per farsi medicare. I medici del Pietro Cosma hanno accertato che aveva patito l’amputazione del polpastrello dell’indice della mano sinistra. Una lesione di cui porterà per sempre le conseguenze.

Dopo le specifiche cure la donna è stata dimessa ed è potuta tornare nella propria abitazione. Ma in considerazione del fatto, e in ogni caso perché si trattava di un’aggressione, come da prassi consolidata l’episodio è stato segnalato ai carabinieri per opportuna conoscenza. I militari hanno avviato un’indagine per ricostruire cos’era veramente accaduto.

L’addestratrice è stata sentita e avrebbe spiegato di essersi trovata nel giardino di casa un cane che ha cercato di allontanare. Ma l’animale non ne voleva sapere di andarsene e, ai ripetuti tentativi di spingerlo in strada, le si è rivoltato contro azzannandole un dito. In conseguenza dell'aggressione la quarantaseienne ha detto di essersi ritrovata priva della falange dell'indice sinistro e non le è rimasto che correre il prima possibile in ospedale.

Il racconto della donna presenterebbe qualche ombra, non si spiegherebbe come un’addestratrice di mestiere non sia stata in grado di gestire un cane anche se randagio. Inoltre l’aggredita avrebbe potuto chiamare qualcuno in soccorso per bloccare l'animale in quanto è previsto che i cani morsicatori debbano fare un percorso con il servizio veterinario dell'Usl.

Il cane avrebbe dovuto essere portato al canile sanitario, tenuto in quarantena e sottoposto a visita veterinaria per verificare se soffrisse di una qualche malattia trasmissibile all'uomo. Di tutto questo non è stato fatto nulla e ora rintracciare il fuggitivo è come cercare un ago nel pagliaio. —


 

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