Cane in A4, Autovie risarcirà

L’animale ha causato uno schianto, automobilista vince la causa
Di Rubina Bon

Centra un cane randagio lungo l’autostrada A4, automobilista padovano chiama in causa Autovie Venete per il risarcimento del danno (3 mila euro) alla sua Bmw 118 D. La sentenza favorevole al conducente è arrivata nei giorni scorsi, a pronunciarla il giudice di pace di Latisana, Bruno Culurciello. L’incidente risale al 7 ottobre 2012 in località Ronchis (Udine), lungo la A4 all’altezza del chilometro 69,5 in direzione di Venezia. A.M., difeso dall’avvocato Gianluca Gabriotti del foro di Padova, si era scontrato con un cane, privo di tatuaggio e microchip identificativo e per questo randagio, che all’improvviso aveva attraversato la carreggiata. Una condizione di rischio per gli utenti della tratta autostradale, ha evidenziato il giudice, «di cui non può che rispondere il gestore». Il codice della strada prevede peraltro che l’autostrada sia dotata di recinzione. Dalle testimonianze è emerso che, come riportato nella sentenza, «il cane con ogni probabilità era entrato dalla vecchia uscita del casello di Latisana in corrispondenza del luogo del sinistro, essendo la rete di recinzione interrotta in quel punto, e solo successivamente all’incidente vi è stato posto riparo chiudendo definitivamente con la recinzione l’ex ingresso del casello». Autovie Venete, costituitasi in giudizio, aveva chiesto il rigetto delle istanze per carenza di prove circa la propria responsabilità. Il giudice ha però accolto la domanda di risarcimento dell’automobilista padovano. Nella sentenza, come spiega l’avvocato Gabriotti, «il giudice ha affermato il principio di diritto secondo il quale le autostrade, considerata la loro naturale destinazione alla percorrenza veloce in condizioni di sicurezza, devono essere oggetto di costante e continua manutenzione da parte dell’ente gestore che risponde di eventuali danni per sinistri verificatisi nelle relative tratte».

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