Caos tamponi, continuano le maxi code nel Padovano

Più di un’ora e mezza di attesa a Camposampiero, mentre in via Temanza si accalcano genitori, studenti e insegnanti
Persone in coda a Camposampiero
Persone in coda a Camposampiero

PADOVA. Caos tamponi in città e in provincia. L’aumento dei contagi nelle classi scolastiche porta sempre più genitori, studenti e insegnanti a presentarsi nei punti di testing e non sono mancate le file. A partire dal distretto di via Temanza, in città, o al centro De Rossignoli a Camposampiero. Situazioni che potranno essere risolte solo con l’arrivo dei test rapidi direttamente nelle classi, come ha autorizzato martedì scorso il Comitato tecnico-scientifico nazionale.

Tutti in fila in via Temanza Lunghe code mercoledì mattina nella sede dell’Usl all’Arcella: bambini di tutte le età, insegnati, personale scolastico si sono trovati a dover attendere anche molto tempo per poter eseguire lo screening. Dalle 7.30 alle 9.30, durante la fascia oraria esclusivamente dedicata alle scuole, si è creato l’ingorgo maggiore. In fila decine e decine di bambini accompagnati dai genitori, ma anche docenti e personale tecnico. Il punto tamponi in via Temanza, che è attivo anche per i viaggiatori di rientro da Paesi a rischio, è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 14, ma sono due le fasce orarie interamente dedicate agli istituti scolastici. Quella più presa d’assalto è sicuramente quella dalle 7.30 alle 9.30 mentre è decisamente più scorrevole la fascia oraria 12.30-14.30. Verso le 13 di ieri infatti in via Temanza c’era poca gente e nel giro di qualche minuto si poteva eseguire il tampone o il test rapido.

Nella giornata di ieri sono stati eseguiti in tutto 437 tamponi. I bambini sottoposti a screening nell’arco della mattinata sono stati 225, di cui 119 sottoposti a tampone naso-faringeo e 106 sottoposti a test rapido e risultati tutti negativi. Oltre a via Temanza ci sono altre quattro sedi dell’Usl dove poter eseguire il test sierologico rapido (o “saponetta”), il tampone naso-faringeo molecolare o il tampone antigenico “rapido”. Sono il distretto Terme Colli di via Spinelli 1 a Rubano, il distretto Padova Piovese di via San Rocco 8 a Piove di Sacco, il distretto Alta Padovana di via Cao del Mondo 1 a Camposampiero e il distretto Padova Sud di via Marconi 19 a Monselice.

Proteste a Camposampiero Ieri a Camposampiero l’Usl è corsa ai ripari: contrariamente a quanto accadeva fino a martedì quando l’unico punto prelievi per adulti e bambini era nella tenda allestita nel parcheggio del centro servizi De Rossignoli, i punti prelievi erano due. L’accoglienza nella tenda è stata mantenuta per i soli adulti mentre per bambini e ragazzi ne è stato allestito un secondo punto all’interno del distretto, quindi nella sala d’attesa dove venivano prima svolte le attività di sportello. La situazione è migliorata, almeno per quanto riguarda le code davanti alla tenda prelievi adulti. Permaneva il disagio per i più piccoli dove l’attesa si è attestata sull’ora e mezza.

Ma è scattata la protesta dei dipendenti che si sono trovati a condividere non solo l’entrata con potenziali contagiati, ma anche i servizi sanitari e gli spazi comuni. Da quell’ingresso entrano pure bambini piccoli che debbono fare le vaccinazioni o andare in psichiatria infantile, persone che debbono sottoporsi alla commissione invalidi o a quella del lavoro. «Ieri mattina si sono presentati numerosi pazienti – è la replica dell’Usl – Inizialmente si è fatto un accesso verso l’interno del distretto in promiscuità con i dipendenti come accade in tutti gli ospedali. Il problema è stato risolto in mattinata dedicando una entrata ai dipendenti». —


 

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