Capodanno blindato: 10 multe e 2 feriti

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Nessuna festa clandestina, nessun assembramento o brindisi improvvisati nelle piazze. Il Capodanno con coprifuoco è filato via liscio, o almeno così sembra dai mattinali di polizia. Una decina di sanzioni per spostamenti ingiustificati dopo le dieci di sera e poco altro nell’ultima notte del 2020. In provincia si sono registrati tre piccoli incidenti con i botti.
Nella Bassa padovana, ad Agna, un ventenne di origini tunisine ha riportato lievi lesioni al volto (8 giorni di prognosi) mentre maneggiava un petardo con il quale voleva festeggiare l’inizio del nuovo anno. È stato soccorso dai parenti e condotto all’ospedale di Piove di Sacco.
Sui colli, a Rovolon, è stato esploso un petardo vicino a una Toyota Yaris parcheggiata in strada. L’esplosione ha innescato un incendio: le fiamme hanno danneggiato parzialmente l’auto, che sono state spente dai vigili del fuoco di Abano. Sul posto sono giunti anche i carabinieri di Abano per i rilievi del caso. La vettura appartiene a un quarantenne dello Sri Lanka. I militari hanno scoperto che il petardo era stato lanciato da un abitante del quartiere, ovviamente senza l’intenzione di fare danni.
C’è anche un altro ferito nella notte, nel Comune di Vigodarzere. Si tratta di un uomo di 42 anni, che ha riportato ustioni a una mano (con prognosi di 20 giorni) sempre maneggiando un gioco pirotecnico, proprio nel momento dei festeggiamenti, poco dopo la mezzanotte. In seguito a un ritardo nello scoppio lui si è avvicinato per controllare e, proprio in quel momento, c’è stata la deflagrazione, con tutte le sue conseguenze.
In città i controlli serrati hanno riguardato principalmente il rispetto del coprifuoco, dalle 22 in poi. La polizia municipale ha controllato 115 veicoli, per complessive 175 persone. Regolarmente chiusi i 34 locali controllati. Le autocertificazioni verificate sono state 103, con sole due sanzioni elevate per spostamenti non consentiti.
«È andata abbastanza bene» commenta il questore Isabella Fusiello, in contatto con le forze impiegate sul territorio. «Non abbiamo ricevuto richieste di intervento per feste in casa o simili e le sanzioni per violazione del coprifuoco sono poche. La notte è stata tranquilla. I padovani hanno rispettato le regole».
Nell’anno della pandemia mondiale, una Padova vuota la notte di Capodanno è l’epilogo che le istituzioni auspicavano ma che colpisce nel profondo. Prato della Valle nell’ultima notte dell’anno diventa una discoteca a cielo aperto, con migliaia di persone presenti per lo spettacolo pirotecnico e i festeggiamenti all’arrivo della mezzanotte. Tutto questo è solo un ricordo, Prato della Valle ultima edizione è una piazza completamente vuota con presenti solo le pattuglie della forze dell’ordine. E lo stesso vale per le altre piazze del centro, dove tradizionalmente i padovani si ritrovavano per i brindisi collettivi. Una città spettrale, per certi versi. La Questura aveva schierato gli uomini del II Reparto mobile per fare in modo di intervenire in caso di assembramenti in piazza ma non è stato necessario. —
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