Carmignano, inventa una rapina perché s’è giocata i 400 euro prelevati

CARMIGNANO DI BRENTA. Ha denunciato ai carabinieri di essere stata rapinata di fronte al bancomat. Ma non era vero. Si era inventata tutto perchè non aveva il coraggio di raccontare al marito che quei soldi se li era giocati tutti alle macchinette videopoker di un bar.
I fatti sono accaduti una ventina di giorni fa a Carmignano di Brenta. Lei è una cinquantenne italiana. Arriva la bolletta del gas da pagare e la donna va al bancomat di un istituto di credito del paese, eseguendo due prelievi per un totale di 400 euro. Quanto le serviva per saldare quella bolletta.
Il giorno seguente, però, la donna si è presentata alla stazione carabinieri e ha raccontato ai militari di essere stata aggredita alle spalle pochi minuti dopo avere prelevato la somma.
Un uomo, ha raccontato, la stava pedinando e quando si è accorto del denaro che aveva riposto nella borsetta l’ha aggredita. L’ha strattonata riuscendo a dileguarsi con il contante. Alla fine del racconto, ha firmato la denuncia per rapina.
I militari però si sono insospettiti: perchè ha denunciato quei fatti il giorno seguente e non appena era stata rapinata? La denuncia finisce sul tavolo del sostituto procuratore Sergio Dini, deciso ad andare a fondo. I carabinieri, su sua delega, visionano le telecamere che riprendono lo sportello bancomat. All’ora del prelievo notano la donna. È vero, preleva il denaro. Ma dietro a lei non c’è nessuno. Almeno, nel raggio della telecamera, non si vede nessuna aggressione.
La casalinga viene richiamata in caserma e messa alle strette. Ci vuole poco per spingerla a confessare. Non c’è stata nessuna rapina. Con quei soldi non è andata in posta a pagare la bolletta in scadenza. Ma li ha spesi tutti ai videopoker, nella speranza di fare il colpaccio, che evidentemente non c’è stato. Perchè ha simulato la rapina? Perchè non sapeva come raccontare al marito che quelle bolletta non l’aveva saldata e che i soldi si erano dissolti come neve al sole. La storiella della rapina quindi faceva al caso suo. Ma la verità è venuta a galla: ora la cinquantenne è stata denunciata per simulazione di reato e rischia di finire a processo.
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